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Marelli, schiarita sul futuro produttivo e occupazionale: arrivate cinque manifestazioni di interesse per acquisire lo stabilimento di Crevalcore

Marelli, schiarita sul futuro produttivo e occupazionale: arrivate cinque manifestazioni di interesse per acquisire lo stabilimento di Crevalcore“Un primo passo avanti concreto. Oggi si è aperto il nuovo cantiere che dovrà portarci, con la responsabilità e la serietà di tutti i soggetti in campo, a trovare una soluzione per tutti i 229 lavoratori coinvolti e soprattutto per il futuro dello stabilimento Marelli di Crevalcore. Siamo a un passaggio molto delicato e importante, che vede già in campo soggetti industriali con una propria autonomia di processo e di prodotto. Così riteniamo si possa affrontare una discussione, a partire dai sindacati, per la reindustrializzazione del sito ma soprattutto per la massima salvaguardia di tutti i posti di lavoro”.

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al tavolo di confronto tra azienda, rappresentanti sindacali e istituzioni – Regione, Città Metropolitana di Bologna e Comune di Crevalcore – sulla vertenza per evitare la chiusura dello stabilimento di Crevalcore, nel cuore della bassa pianura bolognese. L’assessore Colla, insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, impegnato fin da subito a trovare una soluzione industriale sostenibile alla crisi dopo l’annuncio della proprietà di chiudere lo stabilimento nel 2024. Domani l’assessore e le istituzioni saranno a Crevalcore per incontrare i lavoratori in presidio.

Durante l’incontro – nel pomeriggio di oggi in Regione, a Bologna – l’azienda ha fatto sapere che sono arrivate cinque manifestazioni di interesse di player che hanno passato una prima fase di valutazione sulla robustezza del piano industriale, la sostenibilità finanziaria e il livello di assorbimento dei lavoratori. Due di esse sarebbero in fase più avanzata. Per riservatezza, ancora nessun nome degli investitori possibili ma si tratta di soggetti industriali, di diversa dimensione, attivi nella fusione e lavorazione di alluminio per vari settori, a partire dall’automotive e dall’energia: quattro sono aziende italiane e una multinazionale.

Il tavolo regionale verrà riconvocato il 3 novembre, in vista del nuovo incontro a Roma dell’8 novembre con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per fare il punto della situazione.

La crisi arriva a cinque anni dal passaggio da Stellantis alla giapponese Calsonic Kansei, controllata dal fondo americano Kkr, avvenuto nel 2018. Il sito è oggi impegnato nella produzione di collettori di aspirazione aria e di pressofusi di alluminio, entrambi componenti essenziali per motori.

Oltre alla Regione Emilia-Romagna, con l’assessore Colla, in contatto costante col presidente Bonaccini, erano presenti al tavolo Sergio Lo Giudice, per la Città Metropolitana di Bologna, Marco Martelli, sindaco di Crevalcore, i rappresentanti dell’azienda Marelli, Confindustria Emilia Centro nonché Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil nazionali, regionali e di Bologna, Ugl, Aqcf-R e rappresentanti dei lavoratori.