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Dati ACI-ISTAT, in netta ripresa mobilità e incidentalità stradale: intervento di Vincenzo Credi, presidente di Aci Modena

Dati ACI-ISTAT, in netta ripresa mobilità e incidentalità stradale: intervento di Vincenzo Credi, presidente di Aci Modena

Esaurita la fase acuta della pandemia, il 2022 si è caratterizzata per una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, dell’incidentalità stradale. Questi alcuni tra i dati essenziali pubblicati nel Rapporto ACI-ISTAT sull’incidentalità stradale 2022, pubblicato online: 3.159 morti (+9,9% rispetto al 2021), 223.475 feriti (+9,2%), in 165.889 incidenti stradali (+9,2%).

Tutti valori in crescita rispetto all’anno precedente, anche se ancora in diminuzione, nel confronto con il 2019 (benchmark per il decennio 2021-2030) per incidenti e feriti (rispettivamente -3,7%, -7,4%) e pressoché stabili per le vittime (-0,4%). In media, ogni giorno si sono verificati 454 incidenti (18,9 ogni ora) con 8,7 morti (1 ogni 3 ore) e 612 feriti (25,5 ogni ora).

Il costo sociale degli incidenti stradali 2022 ammonta a quasi 18 miliardi di euro (0,9 % del Pil nazionale): + 9,8% rispetto ai 16,4mld. del 2021. Guardando la distribuzione per età, le vittime risultano concentrate soprattutto nelle classi 45-59 anni e 20-29 anni per gli uomini, tra i 75 e gli 84 anni e 20-24 anni per le donne. L’aumento più consistente si registra, però, nella fascia 60-64 anni (+35,5%).

In forte aumento anche le vittime tra giovanissimi (15-19 anni: +21,2%) e giovani (25-29enni: +10,4%). Nota particolarmente negativa la quota di bambini (0-14 anni) deceduti in incidente stradale: 39 nel 2022, dei quali 27 tra 5 e 14 anni, in aumento (+17,4%) rispetto ai 23 del 2021. Il valore, che non accenna a diminuire, risulta più alto persino di quello registrato nel 2019; i bambini 0-14 deceduti erano infatti: 28 nel 2021, 37 nel 2020 e 35 nel 2019.

Questo l’intervento e il pensiero di Vincenzo Credi, presidente di Aci Modena: “I dati legati all’incidentalità ci preoccupano molto. La sicurezza stradale rappresenta un tema di grande valore per l’Automobile Club di Modena. Esaurita la fase acuta della pandemia, il 2022 si caratterizza per una netta ripresa della mobilità; le necessità di spostamento per il lavoro e lo studio con lo smart working e la didattica a distanza sono ormai diminuite fortemente, di contro è aumentato il trasporto privato e l’uso di biciclette e altre modalità quali i monopattini elettrici. L’Automobile Club Modena sottolinea la necessità di un maggior coinvolgimento di tutti gli utenti e dei soggetti in grado di incidere sul fenomeno dell’incidentalità e un impegno forte a perseguire il miglioramento della sostenibilità della mobilità continuando nel lavoro di sensibilizzazione, di cambiamento dei comportamenti attraverso un’azione educativa e informativa e di miglioramento delle infrastrutture stradali. È diventato essenziale, ormai, porre l’accento sulla prevenzione. L’incidente, che non è una fatalità, è provocato soprattutto dal comportamento dell’utente della strada, come dimostrano anche gli ultimi dati, ed è legato ad abitudini indubbiamente errate, distrazione, “mode stravaganti”, eccessi ed abusi di alcool e droghe. Quindi, occorrono più informazione e campagne di sensibilizzazione che diano coscienza e consapevolezza a tutti, ai giovani, agli adulti e alle famiglie, del fatto che la vita è un bene prezioso che va reciprocamente rispettato. Ciascuno è chiamato a fare la propria parte per fermare la “strage stradale” e per sostenere la necessità di una guida responsabile. Tutti siamo obbligati a dare il nostro contributo per far crescere la cultura della sicurezza stradale. L’incidentalità stradale è infatti, a nostro avviso, soprattutto un problema culturale; un problema culturale presuppone un’azione che riesca a modificare nel tempo il comportamento delle persone, che insegni loro a ragionare per raggiungere autonomamente la condivisione di regole del vivere civile, siano esse quelle della strada o di altro. È necessario che, oltre sul singolo rischio dell’incidente, si continui ad insistere sull’individuo, affinché vi sia una elevazione generale della sua percezione dei rischi nel loro complesso. Siamo convinti che non siano più sufficienti iniziative sporadiche ed estemporanee, ma occorre invece un’azione educativa costante che deve iniziare fin dalla più tenera età iniziando dalla scuola. Le iniziative che Automobile Club Modena ha intrapreso sono proprio legate alla diffusione di una cultura della sicurezza stradale; è incessante, infatti, il lavoro che AC Modena sta portando avanti all’interno delle Scuole della provincia di Modena istituendo corsi formativi e informativi di educazione alla sicurezza stradale, nella certezza che, per migliorare le condizioni di sicurezza ed ottenere una riduzione dei livelli di incidentalità, occorre aumentare la conoscenza delle norme e la responsabilizzazione dei cittadini, partendo dai più giovani; l’aumento del numero delle vittime tra i 15 e 19 anni (+ 21,2 %) e tra i 25 e i 29 anni ( + 10,4%) ci sconfortano e ci portano a portare avanti il lavoro che abbiamo intrapreso. Il costo sociale relativo agli incidenti stradali mette, poi, in evidenza il livello di gravità del fenomeno dell’incidentalità nella nostra regione, e quindi, la necessità di proseguire con costanza e continuità nelle iniziative di miglioramento sia infrastrutturali che di educazione e di controllo. Lavorando tutti insieme possiamo invertire questi drammatici dati che oggi purtroppo leggiamo”.