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Inaugurata a Modena la nuova sede del Centro disturbi cognitivi e demenze

Inaugurata a Modena la nuova sede del Centro disturbi cognitivi e demenzeTaglio del nastro questa mattina per la nuova sede del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze di Modena dell’Azienda USL che si è trasferito da Largo del Pozzo al complesso residenziale Errenord, in una sede più moderna e accogliente all’interno di locali di proprietà del Comune di Modena.

Il Servizio è attivo nella nuova sede dal 10 luglio scorso e questa mattina è stato ufficialmente inaugurato dalla Direttrice generale dell’Azienda USL di Modena Anna Maria Petrini, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il Direttore del Distretto sanitario di Modena Andrea Spanò e il Direttore dell’Unità Operativa Complessa di geriatria Disturbi cognitivi e demenze Andrea Fabbo.

Da oltre dieci anni il Centro Disturbi Cognitivi e Demenze prende in carico, con un approccio multidisciplinare nella diagnosi e nella cura, le persone con disturbi cognitivi o demenza, sia nella fase pre-clinica sia nella fase severa della malattia e si occupa della gestione di tutte le forme di demenza tra cui la più frequente è l’Alzheimer che incide per il 60 % dei casi. Il CDCD non lavora solo sulla diagnosi, cura ed assistenza delle demenze ma si occupa anche delle condizioni di rischio come il deficit cognitivo lieve o MCI (Mild Cognitive Impairment) su cui, se individuato, si possono effettuare interventi di prevenzione e monitoraggio per rallentare l’evoluzione verso una demenza.

Nel 2022 sono state effettuate presso il CDCD del Distretto di Modena 6105 visite di cui 1659 prime visite e 2864 visite di controllo (follow up) di cui 1495 (corrispondenti a circa il 25% dell’intera attività) eseguite a domicilio o presso le strutture residenziali del Distretto. I dati di prevalenza e di incidenza della demenza nella città di Modena (ottenuti attraverso l’utilizzo dell’algoritmo regionale che permette di ottenere la fotografia sui territori utilizzando i flussi amministrativi delle persone con demenza che accedono in qualche modo ai servizi) prevedono 3472 casi con 914 nuovi casi l’anno. Numeri che sono comunque destinati ad aumentare in rapporto all’invecchiamento della popolazione.

Nella nuova sede all’Errenord i pazienti e i loro familiari trovano spazi moderni su una superficie di 480 metri quadri: sette locali tra ambulatori e studi medici, due studi dedicati al case manager infermieristico, uno studio per la terapia occupazionale, una stanza dedicata alla stimolazione cognitiva e alle associazioni, a cui si aggiungono gli uffici della direzione, una sala riunioni, servizi igienici e i locali per gli operatori. Una delle novità del CDCD di Modena è la presenza di infermieri che si occupano di valutare e seguire i casi più complessi attraverso la presa in carico complessiva dei pazienti e delle loro famiglie, fornendo loro una risposta sia ai bisogni sanitari sia ai bisogni sociali. Un’altra importante caratteristica del Centro è la presenza di un operatore sociale del Comune che accoglie le famiglie fornendo un’importante azione di collegamento con la rete dei servizi per l’anziano non autosufficiente della città di Modena e nel percorso specialistico dedicato alle demenze.

Gli spazi sono stati completamente ristrutturati con un intervento finanziato dalla società di trasformazione urbana CambiaMo spa, che gestisce per conto dell’amministrazione comunale gli spazi del comparto Errenord.

All’interno del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze opera un’equipe multidisciplinare di professionisti che prende in carico sia la persona con demenza sia la sua famiglia o i caregiver. L’equipe è composta dal medico geriatra e neurologo, che prende in carico il paziente, eroga i piani terapeutici individuali ed esegue i follow-up, lo psicologo che effettua interventi di sostegno ai familiari dei pazienti e conduce cicli di stimolazione cognitiva in piccoli gruppi e il neuropsicologo che effettua una valutazione più approfondita in sede di diagnosi.

Gli infermieri e gli operatori socio-sanitari accolgono il paziente e i suoi familiari ed effettuano una valutazione di base, il dietista  elabora un piano dietetico personalizzato sulla base delle caratteristiche cliniche, corporee e di deglutizione e, infine, fa parte dell’equipe anche un terapista occupazionale che effettua visite domiciliari orientate a migliorare la qualità delle vita, l’autonomia e il benessere della persona con demenza e dei suoi familiari nella loro quotidianità attraverso attività  e strategie non farmacologiche.

Sul territorio il primo interlocutore del CDCD è il medico di medicina generale che può richiedere una visita presso il Centro se ritiene necessario un approfondimento diagnostico o terapeutico per un suo paziente mentre i servizi sociali del Comune svolgono una funzione di ascolto e consulenza delle famiglie inviate dal Centro.

Nel corso degli anni il servizio ha inoltre avviato diverse e costruttive collaborazioni con associazioni di volontariato tra cui l’associazione G.P. Vecchi – che organizza attività di sostegno alle persone con demenza e ai loro familiari quali Cafè Alzheimer – e promosso diverse iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema demenze in collaborazione con i Comuni su tutto il territorio provinciale.

La nuova sede del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze è un esempio virtuoso di collaborazione tra l’Azienda USL di Modena e il Comune di Modena per offrire spazi più moderni ad un servizio fondamentale per il nostro territorio, sia per le persone affette da demenza sia per i loro familiari – ha sottolineato la Direttrice dell’Azienda USL di Modena Anna Maria Petrini durante l’inaugurazione – ringraziamo l’amministrazione comunale e tutte le associazioni di volontariato con cui collaboriamo e che troveranno, nella sede del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze, un punto di riferimento”.

Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, partecipando all’inaugurazione, ha sottolineato l’importanza di aver portato il Centro Disturbi Cognitivi e Demenze dell’Ausl nel complesso Errenord. “Come lo sono stati l’insediamento, nello stesso complesso, della Medicina dello Sport e la realizzazione della Casa della Salute e della Comunità a breve distanza – ha affermato – questo è un altro significativo tassello del piano di riqualificazione dell’intera area su cui l’amministrazione comunale sta investendo energie e risorse. Una riqualificazione che sta cambiando in meglio il volto del quartiere e anche di questo complesso, senza nasconderci le difficoltà. Oltre ad aver portato qui servizi e attività di riferimento per la cittadinanza, tra cui un posto decentrato di Polizia locale, proprio in questi giorni sono terminati anche i lavori di rifacimento di facciate, balconi e terrazzi che contribuiscono al decoro dell’edificio”.