Home Lavoro Inserimento al lavoro delle persone con disabilità, la Regione stanzia quasi 4,5...

Inserimento al lavoro delle persone con disabilità, la Regione stanzia quasi 4,5 milioni di euro per l’orientamento e la formazione

Inserimento al lavoro delle persone con disabilità, la Regione stanzia quasi 4,5 milioni di euro per l’orientamento e la formazione
Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Riccardo Gallini

Quasi 4,5 milioni di euro sui percorsi educativi e formativi verso il lavoro.
In particolare, le risorse serviranno a costruire azioni di orientamento e formazione a sostegno del passaggio degli studenti e dei giovani con disabilità certificata dalla scuola al mondo del lavoro.

La Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta, ha approvato un finanziamento per 4 milioni 494mila euro del Fondo regionale per le persone con disabilità per interventi e percorsi formativi di orientamento, utilizzabili in modo personalizzato e flessibile, per accompagnare i giovani con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92 dal percorso di studio alla dimensione lavorativa.

I percorsi accompagneranno i ragazzi dagli ultimi anni del percorso scolastico o formativo fino all’ingresso nel mondo del lavoro, rispondendo ai loro bisogni e mettendo in campo tutte le collaborazioni necessarie tra Istituti scolastici, Servizi sociosanitari che hanno in carico i giovani e le loro famiglie, imprese, Associazioni delle persone con disabilità ed Enti di formazione professionale accreditati.

Secondo l’assessore al Lavoro e Sviluppo economico Vincenzo Colla “prosegue l’impegno della Regione a favore delle persone con disabilità. In particolare giovani, per sostenerne l’importante fase di passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, valorizzando il contributo della cooperazione sociale e dei tanti operatori che ogni giorno con responsabilità e dedizione svolgono un lavoro così importante e delicato. Parliamo di un’operazione di ricucitura sociale, in coerenza con il Patto per il Lavoro e per il Clima, volta a dare risposta a tutte le fragilità presenti nelle nostre comunità. Un atto di rafforzamento del progetto di innovazione sociale e dello stato di diritto democratico”.

Le risorse stanziate per ciascuna provincia dell’Emilia-Romagna vedono destinare: 1 milione e 481mila euro a Bologna, 281mila euro a Forlì-Cesena, 531 mila euro a Ferrara, 548mila a Reggio Emilia, 595mila euro a Modena, 347mila euro a Rimini, 223mila euro a Piacenza, 201mila euro a Ravenna e 285mila euro a Parma.

I progetti
I progetti approvati, suddivisi in tutte le province, sono 32 e coinvolgeranno 1.147 ragazzi e ragazze. La metà dei progetti riguarda studenti di 142 Istituti scolastici e il resto giovani che hanno già terminato il loro percorso scolastico.
Per gli studenti, gli interventi comprendono: azioni personalizzate di orientamento; percorsi di formazione permanente utili alla realizzazione del progetto di transizione; rimborso dei trasporti speciali eventualmente necessari per la partecipazione. L’accesso ai percorsi è per il tramite dell’istituzione scolastica frequentata.
Per i giovani che hanno da poco terminato il proprio percorso di istruzione o istruzione e formazione professionale, gli interventi comprenderanno: azioni personalizzate di accoglienza e orientamento, l’accompagnamento sul progetto individuale di collocazione al lavoro.
Sono poi previste attività di sostegno per la piena partecipazione del giovane al percorso formativo; tirocini, comprensivi di azioni formative per la sicurezza, indennità e formalizzazione delle competenze; azioni per sostenere l’inclusione nel contesto di impresa per il giovane in tirocinio.
Tra le offerte anche laboratori formativi personalizzati per rispondere ai bisogni e ai tempi di apprendimento di ciascun giovane e percorsi che valorizzino l’apprendimento all’interno delle imprese, sostenendo competenze di base socio-relazionali e professionali.
Anche in questo caso è previsto il rimborso dei trasporti speciali eventualmente necessari per la partecipazione.
L’accesso ai percorsi avviene per il tramite dei servizi socio-sanitari a cui i giovani sono in carico, oppure in continuità con esperienze di transizione già fruite, in una logica di completamento.