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Agenda digitale: dalla Regione Emilia-Romagna arriva il cruscotto per aiutare gli Enti locali a cogliere le opportunità digitali del PNRR

Agenda digitale: dalla Regione Emilia-Romagna arriva il cruscotto per aiutare gli Enti locali a cogliere le opportunità digitali del PNRR
Paolo Calvano (foto di Pietro Ballardini – copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.)

Centinaia di interventi previsti, divisi in 16 componenti, a loro volta raggruppati in missioni. Non è semplice orientarsi nelle pieghe del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede un ampio orizzonte di investimenti che vanno dalla digitalizzazione alla transizione ecologica, dalla mobilità sostenibile alla ricerca, senza dimenticare l’inclusione sociale e la salute.

Per agevolare gli Enti locali alle prese con bandi e scadenze, la Regione Emilia-Romagna, attraverso l’Agenda Digitale, ha realizzato il nuovo cruscotto ‘Data Valley Bene Comune & PNRR’. Online da oggi e consultabile liberamente sul sito dell’Agenda digitale regionale a questo link https://digitale.regione.emilia-romagna.it/pnrr-data-valley è uno strumento pensato per dare supporto in particolare agli Enti locali di individuare e sfruttare al meglio le opportunità del PNRR, evidenziando la trasversalità del digitale.

“La transizione digitale – commentano l’assessora all’Agenda digitale e alla Ricerca, Paola Salomoni, e l’assessore al Bilancio e al Riordino istituzionale, Paolo Calvano – è uno degli elementi chiave del PNRR, ed è trasversale, perché tutti gli ambiti di intervento sono in misura diversa coinvolti da investimenti in tecnologie innovative e competenze digitali. Siamo la regione della Data Valley e sappiamo che per farla crescere occorre cogliere tutte le occasioni, tanto per sostenere l’innovazione del sistema produttivo, quanto per migliorare i servizi della Pubblica Amministrazione. Questo cruscotto sarà utile agli Enti locali a muoversi più agevolmente tra tanti progetti che coinvolgono il digitale, sfruttando occasioni di investimento e cogliendo appieno le nuove opportunità offerte. Per la Regione è importante essere al fianco dei territori per supportarli in questo percorso non semplice”.

Il cruscotto

Il cruscotto è principalmente rivolto a responsabili per la transizione digitale, amministratori e funzionari di Enti locali, Università e mondo della ricerca: tutti coloro che in qualche misura sono impegnati nel monitoraggio e nell’analisi dell’andamento del Piano e sulle ricadute che ha per il territorio.

Una griglia mostra gli interventi previsti dal PNRR con una gradazione cromatica che permette a colpo d’occhio di individuare la presenza più o meno trasversale del digitale nei vari progetti, incrociandoli con le otto sfide dell’Agenda digitale regionale ‘Data Valley Bene Comune’: dati per il territorio, competenze digitali, PA digitale, imprese digitali, servizi pubblici in rete, Emilia-Romagna iperconnessa, comunità digitali, donne e digitale. Più scura è la cella, più l’intervento è affine con la strategia Data Valley: per fare un esempio, l’intervento del PNRR “Creazione di imprese femminili” è quello di maggiore impatto rispetto alla sfida “donne digitali”, l’intervento “migrazione al cloud” è quello che maggiormente interessa la sfida “PA digitale”.

Dopo aver selezionato l’intervento in base ai propri obiettivi, è possibile cliccare sul pulsante “dettagli” che descrive le principali caratteristiche dell’intervento, il budget disponibile a livello nazionale, l’amministrazione centrale competente, i potenziali beneficiari, il cronoprogramma. Da qui si può poi risalire ai bandi ministeriali. È possibile ordinare gli interventi PNRR secondo il grado di affinità rilevato, in maniera crescente o decrescente, con ciascuna sfida della strategia Data Valley Bene Comune.

Il cruscotto inoltre mostra – evidenziandoli con l’icona di una stella – gli interventi per i quali sono già disponibili attività di supporto della Regione o di società in house come Lepida o Art-ER, coerenti con la strategia della Data Valley e a disposizione degli attori del territorio. Si tratta di attività che possono essere svolte prima, durante i bandi o dopo la loro chiusura.