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Tari 2023 invariata, ok del Consiglio comunale di Modena

Tari 2023 invariata, ok del Consiglio comunale di Modena
immagine d’archivio

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato la delibera sulla definizione delle tariffe Tari che resteranno invariate anche per il 2023; le bollette, infatti, non crescono dal 2017. Confermate anche le riduzioni in bolletta per le utenze domestiche e non domestiche che saranno applicate a partire dalla rata di settembre.

Il provvedimento, presentato nella seduta di giovedì 25 maggio dall’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi, che contiene anche la revisione del Piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani e gli adeguamenti al regolamento per l’applicazione della tassa sui rifiuti, è stato approvato con il voto a favore dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Europa verde-Verdi, Modena civica). Contrari Lega Modena, Gruppo indipendente per Modena, Movimento 5 stelle, Modena al centro e Fratelli d’Italia.
La consigliera Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha presentato due emendamenti alla delibera, entrambi per inserire modifiche al Regolamento: all’articolo 7, prevedendo che il prelievo all’utente non possa superare il 20 per cento della tariffa in caso di grave violazione della disciplina del servizio da parte del gestore; all’articolo 9bis, proponendo di applicare una riduzione del 10 per cento della quota variabile della tariffa alle utenze domestiche che partecipano a progetti di promozione dell’uso di pannolini lavabili. Entrambi gli emendamenti hanno ricevuto parere tecnico negativo. Posti ugualmente in votazione dalla consigliera Rossini, gli emendamenti sono stati respinti con il voto a favore anche di Gruppo indipendente per Modena, Lega Modena e Modena al centro; contrari i gruppi di maggioranza; astensione per il M5s.

Il volume economico complessivo del servizio di raccolta rifiuti per il territorio comunale è di 37 milioni 655 mila euro e il valore delle agevolazioni che saranno applicate è di 646 mila euro. Il provvedimento prevede anche l’applicazione di quote di avanzo vincolato e accantonato con il rendiconto 2022 di 706 mila 398 euro.

Per le agevolazioni, in particolare, sono previsti 250 mila euro per il bonus rifiuti per le utenze domestiche delle famiglie disagiate. Il bonus può essere richiesto dalle famiglie con Isee inferiore a 12 mila euro o non superiore a 20 mila euro se con quattro figli a carico.
Sono previste inoltre agevolazioni ordinarie per la raccolta differenziata dei rifiuti per un valore complessivo di 390 mila euro (240 mila per le utenze domestiche e 150 mila per quelle non domestiche), ed è confermato anche l’incentivo, per 6.000 euro complessivi, per i locali che rinunciano alle slot machine per i quali è previsto uno sconto del 50 per cento della quota variabile della tariffa.

La delibera propone anche alcune modifiche al regolamento Tari: in particolare, la richiesta di attivazione del servizio viene fatta coincidere con la dichiarazione Tari e i termini di presentazione si allungano, passando da 60 a 90 giorni dalla data di inizio, variazione o cessazione del servizio stesso. Per le utenze non domestiche che intendono conferire i rifiuti al mercato libero viene abbreviato a due anni, dai cinque previsti finora, il termine trascorso il quale si può rientrare nel servizio pubblico. Si introduce, infine, un’ulteriore rateizzazione dei pagamenti per gli utenti che beneficiano del bonus sociale per disagio economico nei settori elettrico, gas e idrico; per gli utenti che si trovano in condizioni economiche disagiate; per gli utenti ai quali viene addebitato un importo superiore del 30 per cento rispetto al valore medio dei documenti di riscossione emessi negli ultimi due anni.