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Il sindaco di Modena e presidente della Provincia scrivono a Meloni: “Superbonus, è allarme sociale”

Il sindaco di Modena e presidente della Provincia scrivono a Meloni: “Superbonus, è allarme sociale”È un vero e proprio grido di allarme quello che il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il presidente della Provincia Fabio Braglia lanciano con una lettera indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti dopo avere incontrato oggi, lunedì 27 marzo, i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati dei lavoratori del settore edile del territorio.

Il provvedimento del Governo di sospensione delle agevolazioni sul cosiddetto “bonus 110%” rispetto alle ristrutturazioni edili e alla cessione dei crediti, infatti, sta comportando il rischio del collasso e della paralisi per un intero settore economico. E la richiesta alla premier è di provvedimenti rapidi per sanare subito la situazione, certi e duraturi per offrire garanzie di solidità a tutto il sistema che vede venir meno la tenuta sociale.
Dal confronto con associazioni e sindacati è emerso infatti che in provincia di Modena, scrivono Muzzarelli e Braglia a Meloni e Giorgetti, “siano a rischio imminente almeno 3mila posti di lavoro a causa del blocco o della sospensione dei cantieri” e la situazione sta compromettendo l’equilibrio economico di molte imprese e dei loro fornitori. “Molte difficoltà – aggiungono sindaco e presidente – sono evidenziate anche dai tanti piccoli proprietari che, avendo assunto impegni prima di febbraio, ora si trovano in una situazione in cui il caos generato dai provvedimenti del Governo li sta esponendo a forti rischi sul piano economico, riducendo le famiglie coinvolte sul lastrico”.

La preoccupazione degli amministratori pubblici, quindi, è rivolta sia alle ingenti risorse bloccate dai crediti incagliati, che generano scarsa liquidità per le imprese provocando la paralisi del settore, sia per la crisi occupazionale che riguarda migliaia di addetti e sia per le difficoltà economiche che ricadono sugli investimenti per il bene prezioso della casa, con particolare attenzione per i condomini.
Sulla base delle testimonianze raccolte nell’incontro, inoltre, sindaco e presidente della Provincia affermano di ritenere “indispensabili interventi per evitare che il blocco della cessione dei crediti generi disperazione, favorendo strozzinaggio e infiltrazioni malavitose in un settore delicato e complesso come quello edile”.
Si tratta di interventi necessari per offrire garanzie a un settore già colpito dalla crisi negli anni passati e consentire “il rinnovo del nostro patrimonio edilizio, renderlo efficiente sotto il profilo energetico e per favorire un ambiente sano, riducendo i consumi di materie prime”.

La lettera alla presidente del Consiglio e al ministro dell’Economia si conclude con la richiesta di “avviare un confronto con Comuni e Province per avere un’esatta rappresentazione delle difficoltà che registriamo nelle città: chiediamo al Governo di coinvolgere le associazioni degli imprenditori e degli artigiani edili e dei sindacati dei lavoratori, per riallacciare un confronto con le parti sociali e favorire la individuazione delle soluzioni migliori per il bene del Paese”.