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Concluso il Congresso di Federconsumatori Modena

Concluso il Congresso di Federconsumatori ModenaIl settimo Congresso di Federconsumatori Modena si è aperto ieri con la relazione del presidente uscente Marzio Govoni. Una relazione complessa, che ha spaziato dalla stato del movimento consumeristico italiano ai temi del divario digitale, divenuto in pochi anni una vera e propria emergenza democratica. Energia, inflazione e contrazione dei redditi sono stati il cuore dell’intervento di Govoni. Un mercato dell’energia eccessivamente e volutamente complesso, che ha fatto fallire, nei fatti, la liberalizzazione del mercato. Per questo è indispensabile prorogare il mercato tutelato, che scadrà il prossimo gennaio.

Drammatica la situazione dei redditi da lavoro; a Modena nel 2022 il potere d’acquisto di stipendi e pensioni è calato di oltre il 6%, allargando ancora di più la forbice delle diseguaglianze, ai danni di giovani e donne. La relazione ha trattato il tema della casa a Modena, in particolari dei perversi effetti degli incentivi per le ristrutturazioni, che hanno trascinato fortissimi incrementi di costo e frequentemente lavori mal eseguiti. E’ stata annunciato la prossima apertura degli sportelli “SOS Casa”. Govoni ha ricordato le molteplici indagini che Federconsumatori ha prodotto negli ultimi anni; tra queste quella sul ciclo dei rifiuti a Modena. Rispetto alla “crisi dei rifiuti” in città, ha quindi ricordato che il modello scelto, meno rigido che altrove, è apparso più convincente di quello “integrale”. Le forti difficoltà di esecuzione, le contestazioni di molti cittadini, rendono necessario uno sforzo collettivo per individuare i problemi e superarli. Obbiettivo chiaro deve essere il passaggio, in termini condivisi, alla tariffazione puntuale, al “paghi quanto inquini”. Assieme a questo va garantito, a fronte degli obbiettivi di differenziata raggiunti, il superamento entro il 2035 del termovalorizzatore di via Cavazza. Tra gli altri temi la necessità di una ripartenza sul fronte del contrasto al gioco d’azzardo; le perdite dei modenesi, 200 milioni di euro, corrispondono alla metà del buco nella Sanità regionale. Proprio sulla Sanità si gioca una partita difficilissima; è gravissimo da parte del Governo non aver risarcito il Fondo Sanitario Nazionale delle spese Covid e dei maggiori costi dell’energia. Allo stesso tempo preoccupa la crescita di una “rottura sentimentale” con i cittadini, irritati per le lunghe liste di attesa, per i problemi al Pronto Soccorso e con i Medici di famiglia. Infine Govoni ha rivolto un sentito ringraziamento ai volontari, collaboratori e dipendenti dell’associazione, che ha raggiunto i 4.000 associati, e che non ha mai interrotto la propria attività, nemmeno durante il lockdown.

Sono quindi intervenuti, trai numerosi ospiti, l’Assessore Paolo Calvano della Regione Emilia Romagna, il Sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli, il Presidente della Camera di Commercio Giuseppe Molinari, Roberto Righi della Segreteria CGIL e Alfredo Sgarbi, Segretario provinciale SPI. Durante il dibattito, con interventi dei responsabili di settore, è intervenuta la presidente regionale Federconsumatori, Renza Barani. Infine le conclusioni del presidente nazionale di Federconsumatori, Michele Carrus. Al termine il Congresso ha votato il Direttivo, composto da 16 associati, che a sua volta ha eletto all’unanimità Marzio Govoni quale presidente provinciale di Federconsumatori Modena, incarico ricoperto dal 2019, e Cristina Loschi quale vice presidente.