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Persone prive di libertà: Modena avrà il Garante dei diritti

Persone prive di libertà: Modena avrà il Garante dei dirittiModena avrà il Garante comunale dei diritti delle persone private o limitate della libertà personale. Il Consiglio comunale ha approvato con voto unanime, infatti, l’istituzione della nuova figura che opera a livello comunale e il Regolamento che stabilisce requisiti, funzioni e modalità dell’incarico. La proposta è stata illustrata dall’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli nella seduta di giovedì 9 febbraio.

Pinelli ha sottolineato che la nuova figura risponde a quei principi di piena affermazione dei diritti inviolabili della persona e di promozione della solidarietà della comunità locale espressi dallo Statuto comunale, nonché all’azione del Comune nella tutela delle pari opportunità. Le persone private o limitate della libertà personale rientrano, infatti, per condizione oggettiva, fra i soggetti deboli ed esclusi dalla pienezza dell’esercizio dei diritti e sono da considerarsi parte integrante della comunità cittadina: in quanto tali sono titolari di diritti esercitati e adeguatamente tutelati nell’ambito di funzioni e competenze dell’ente.
Il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale è tra i soggetti istituzionali legittimati a visitare gli istituti penitenziari senza previa autorizzazione e opera in collaborazione con i Garanti territoriali. La Regione Emilia-Romagna ha quindi istituito l’Ufficio del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale al fine di contribuire a garantire i diritti delle persone in istituti penitenziari, istituti penali per minori, strutture sanitarie in quanto sottoposte a trattamento sanitario obbligatorio, nei centri di prima accoglienza e di assistenza temporanea per stranieri o in altri luoghi di restrizione o limitazione delle libertà personali. A livello locale, con delibera di Giunta, è stato già in passato istituito il Clepa Modena, Comitato locale per l’area dell’Esecuzione penale adulti, di cui il Garante comunale nominato dovrà essere componente effettivo.
Il Regolamento approvato dal Consiglio, integrato con un maxiemendamento a firma di tutti i gruppi, che ha fatto sintesi di precedenti proposte di modifiche, disciplina le funzioni del Garante comunale, organo monocratico a cui è riconosciuta piena autonomia. Il Garante promuove l’esercizio dei diritti, le opportunità di partecipazione alla vita civile e la fruizione dei servizi da parte delle persone private della libertà personale o limitate nella libertà personale, maggiorenni o minorenni, residenti, domiciliate o dimoranti nel territorio comunale, italiane o straniere, con particolare riferimento a tutela della salute, lavoro, istruzione, formazione, cultura, assistenza, sport e ogni altra prestazione per il recupero e il reintegro sociale. Promuove iniziative di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti e dell’umanizzazione della pena detentiva anche insieme ad assessorato alle Politiche sociali, Commissione consiliare competente, volontariato, associazionismo e privato sociale. Esercita funzione di tutela mediante l’attività di osservazione, vigilanza e segnalazione di eventuali violazioni dei diritti e lesioni della dignità. Nell’esercizio delle sue funzioni, il Garante può visitare gli istituti penitenziari, nonché tutti i luoghi di restrizione o limitazione delle libertà personali quali, a titolo esemplificativo, Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), camere di sicurezza di Questure, caserme di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale, nonché reparti ospedalieri dove si attuano trattamenti sanitari obbligatori e monitora le condizioni detentive, di trattamento, ambientali.
Detenuti, internati e soggetti privati o limitati nella libertà personale hanno il diritto di avere colloqui riservati e scambiare corrispondenza con il Garante nel rispetto delle norme e del Codice privacy. Il Garante può ricevere segnalazioni che riguardino presunte violazioni di diritti, garanzie e prerogative. Segnala quindi agli organi competenti eventuali fattori di rischio o di danno, potendo chiedere chiarimenti, spiegazioni e sollecitando adempimenti e si attiva nei confronti delle Amministrazioni pubbliche affinché assumano le necessarie iniziative volte a garantire l’effettivo esercizio dei diritti. Partecipa, infine, in qualità di componente effettivo, agli incontri periodici del Clepa istituito dal Protocollo tra il ministero di Grazia e Giustizia e la Regione Emilia-Romagna per il coordinamento degli interventi rivolti ai minori imputati di reato e agli adulti sottoposti a misure penali restrittive della libertà”.
Approvato il Regolamento, resta adesso da effettuare la nomina del Garante comunale, entro sei mesi. L’elezione avviene con voto limitato a un solo candidato e con votazione segreta. Nel caso di più candidati, sarà eletto chi avrà ottenuto la maggioranza dei 2/3 dei voti favorevoli dei consiglieri comunali; in presenza di un solo candidato sarà eletto colui che avrà ottenuto la maggioranza dei voti favorevoli dei consiglieri presenti. La carica sarà a titolo gratuito, fatto salvo il rimborso delle spese di missioni effettivamente sostenute e documentate fino a un massimo di 5mila euro annui.