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In estate al via il secondo stralcio del recupero dell’ex centrale Enel di Modena

In estate al via il secondo stralcio del recupero dell’ex centrale Enel di ModenaPrenderanno il via in estate i lavori del secondo stralcio della ristrutturazione dell’ex centrale Enel nel comparto ex Amcm di Modena che, insieme alla porzione di edificio già recuperato, costituirà la sede di Emilia Romagna Teatro Ert / Teatro Nazionale e del nuovo Teatro delle Passioni, con un’ulteriore sala teatrale da 236 posti dopo quella già terminata e la cui inaugurazione è prevista nelle prossime settimane.

La procedura per affidare i lavori del nuovo intervento è in corso (offerte entro il 28 febbraio) con l’obbiettivo di avviare il cantiere entro agosto. Il progetto esecutivo dell’intervento, che ha ricevuto il parere positivo della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, è stato illustrato lunedì 23 gennaio nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nell’area del foyer delle due sale teatrali. Sono intervenuti il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il presidente della Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli, il presidente e il direttore di Emilia Romagna Teatro Ert / Teatro Nazionale Giuliano Barbolini e Valter Malosti, la direttrice generale del Comune Valeria Meloncelli, l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, tecnici comunali e i professionisti di Politecnica, società con sedi a Modena, Firenze e Milano che ha sviluppato il progetto.
L’intervento, dal valore complessivo di 11 milioni 255 mila euro, è finanziato per circa 7 milioni 500 mila euro con fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (680 mila euro sono stati attribuiti dal Fondo opere indifferibili), mentre la Fondazione di Modena ha contributo con un milione di euro e il Comune con poco meno di due milioni e 800 mila euro.

I lavori consistono nel restauro e nella riorganizzazione spaziale e funzionale della parte di edificio ancora da recuperare, per una superficie complessiva di 2.500 metri quadrati, dove oltre alla sala teatrale da 236 posti saranno realizzati gli ambienti a supporto della macchina teatrale, come la torre impiantistica, i camerini, la foresteria e tutto ciò che è destinato alla logistica e ai servizi per il pubblico. L’intervento prevede anche il completamento della terrazza che verrà utilizzata dal bar ristorante, già oggetto di consolidamento strutturale nel primo stralcio d’intervento, e la realizzazione di una barriera acustica di isolamento dei gruppi frigo installati a nord ovest sul limite del lotto.
Il progetto prevede il recupero dell’edificio vincolato, con caratteristiche di archeologia industriale, nel rispetto dei caratteri storico-testimoniali, riprendendo i tratti salienti dell’intervento già realizzato nell’ambito del primo stralcio, cui dà naturale seguito. A ovest del corpo principale, nel quale troveranno sede la platea, il palcoscenico e le quinte sceniche, verrà ristrutturato l’edificio che sarà destinato a foresteria e verrà realizzata una torre impiantistica, mentre a nord dell’edificio sarà demolita la tettoia attualmente presente (aggiunta in un secondo momento rispetto alla fabbrica storica e non vincolata) e ricostruita una struttura monopiano destinata ai camerini. La nuova sala teatrale sarà accessibile dal foyer, già realizzato con il primo stralcio, attraverso una hall secondaria.
Per gli spazi già oggetto di intervento sta terminando la fase di collaudo prima della consegna a Emilia Romagna Teatro Ert / Teatro Nazionale. In questa sala teatrale saranno accolti spettacoli ma anche progetti “site-specific” ideati secondo le caratteristiche e potenzialità dello spazio: sarà un ambiente di incontro e scambio artistico, aperto alle prove di artisti e compagnie, così come ai corsi di alta formazione della scuola Iolanda Gazzerro di Ert.

Nel frattempo, nel comparto ex Amcm, nella adiacente area di cantiere del Parco della Creatività, gli interventi relativi alle opere pubbliche proseguono a ritmo serrato: sono pressoché completati i lavori di realizzazione del parcheggio seminterrato e della piazza sovrastante, ed è in fase avanzata anche l’intervento della palestra, dove sono state ultimate struttura e copertura, oltre che montati gli infissi. Gli interventi dell’impianto sportivo ora proseguono internamente e nei prossimi mesi saranno effettuate le finiture delle strutture: si prevede che possano essere completati entro fine anno.

UNA SALA TEATRALE DA 236 POSTI DEDICATA ALLA PROSA

Le soluzioni progettuali formulate per il recupero del secondo stralcio dell’ex Enel sono il frutto delle esigenze espresse dall’Amministrazione comunale e da Emilia Romagna Teatro Ert / Teatro Nazionale, futuro fruitore degli spazi.

La sala teatrale, che verrà impiegata prevalentemente per spettacoli di prosa, avrà 236 posti disposti su un’unica gradonata divisa in due settori e saranno raggiungibili attraverso due percorsi laterali. Per consentire di distinguere la mimica e i gesti degli attori, la profondità di visuale si attesta a 15 metri per lo spettatore più lontano e a 4 metri per il più vicino, per cui il palcoscenico sarà elevato di soli 45 centimetri rispetto alla base della platea. A garanzia di massima flessibilità, il banco della regia potrà essere posizionato nella parte centrale dell’ultima fila sia del primo settore sia del secondo, dove è prevista la possibilità di ribaltare o smontare una serie di poltrone. Il pavimento di platea e palcoscenico sarà in parquet industriale, le superfici verticali saranno interamente rivestite da un sistema di boiserie con pannelli fonodiffondenti, fonoriflettenti e fonoassorbenti, gli ambienti saranno dotati di tende oscuranti motorizzate, mentre raffrescamento e riscaldamento saranno garantiti attraverso pompa di calore.

Di fronte alla platea, il palcoscenico si posizionerà tra due quinte sceniche a triplo volume (entrambe con accesso diretto dall’esterno), sarà raggiungibile dalla platea in caso di necessità e dalla stecca dei camerini retrostante, che ospiterà cinque camerini con riscaldamento a pavimento e dotati di lavandino per il trucco degli attori, servizi igienici comprensivi di doccia e spogliatoi comuni. La compagnia teatrale potrà accedere a questi spazi da un ingresso indipendente e dedicato agli attori, separato dai flussi di pubblico. Il graticcio sopra al palcoscenico sarà dotato di solaio permeabile e tecnologicamente attrezzato per garantire le funzioni scenotecniche. Sarà accessibile unicamente dal terzo livello della torre impiantistica.

Nella quinta scenica destra sarà realizzata una scala con struttura metallica che permetterà l’accesso agli spazi dedicati alla compagnia teatrale presenti sopra la hall secondaria ed è previsto un accesso esterno di grandi dimensioni per permettere la movimentazione e l’ingresso di attrezzatura teatrale ingombrante.

Nel corpo posto a ovest, al piano terra saranno posizionati i servizi igienici dedicati al pubblico, raggiungibili anche direttamente dal foyer, finiti con pavimentazione in cemento resina e rivestimento a tutta altezza, mentre al piano superiore, raggiungibile per mezzo di una scala, troverà spazio la foresteria con due monolocali dotati di servizi indipendenti e finiti con parquet e riscaldamento a pavimento.

Sempre a ovest dell’edificio principale, in continuità con l’edificio principale, sarà realizzato l’ampliamento dell’edificio con una torre impiantistica di tre piani, contenente i locali necessari al funzionamento del teatro (impianti e spazio a servizio degli artisti), dove sarà collocato anche un ascensore.

RECUPERO CHE CONSERVA LA MEMORIA INDUSTRIALE

Il recupero dell’edificio dell’ex Enel verrà effettuato senza perdere mai di vista la necessità di conservare la memoria industriale del complesso.

Sulla base anche delle indicazioni della Soprintendenza, in linea con l’intervento già effettuato, il progetto del secondo stralcio preserva in massima misura il fronte che affaccerà sulle piazze pubbliche, con caratteri conservativi rispetto alle geometrie, cromie e alla finitura delle facciate. Sul fronte opposto, prospiciente il limite del lotto, troverà spazio la nuova torre impiantistica, così come è già presente la torre impiantistica a servizio della porzione di edificio recuperata nel primo stralcio, entrambe con sagoma che non emerge rispetto al fabbricato storico. Lo stesso volume dei camerini sarà realizzato in modo da non superare la lunghezza dell’edificio originario.

Le facciate dell’edificio storico saranno tinteggiate con colori a base di calce e terre naturali, definiti in accordo con la Soprintendenza sulla base di preventive indagini stratigrafiche volte, appunto, a individuare eventuali cromie originali. Gli infissi, non recuperabili, saranno sostituiti con elementi analoghi a quelli originari dal punto di vista delle dimensioni, della geometria e della materia.

Il nuovo volume della torre impiantistica, invece, sarà dotato di facciata ventilata, con un rivestimento esterno costituito da cassette microforate di lamiera in lega di rame-alluminio, che potranno essere riproposte anche nella torre impiantistica del primo stralcio. Il volume richiamerà le geometrie della facciata occultata a nord scolpite nella facciata ventilata in ottone brunito.

Le coperture del fabbricato, anche se in buono stato di conservazione, saranno oggetto di aggiornamento con materiali per l’isolamento termico e, nel caso della copertura della platea che costituisce anche il pavimento della terrazza di prossimo utilizzo insieme al bar-ristorante, di uno strato fonoisolante, così da consentire l’esecuzione in contemporanea delle due attività. Tutti gli ambienti a diretto contatto con il palcoscenico saranno, inoltre, dotati di pareti, rivestimenti e infissi che garantiscono l’isolamento acustico.

A seconda degli ambienti è previsto un differente sistema di riscaldamento e raffrescamento ed è stato sviluppato un sistema luci volto a garantire al teatro una dotazione tecnica minima ma flessibile ed espandibile. Tutti gli spazi saranno forniti di sistema di ricambio d’aria forzato generalizzato, la produzione di acqua calda sanitaria sarà affidata a tre pompe di calore e l’edificio è dotato di impianto antincendio.