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Da lunedì 23 gennaio il servizio urbano di Modena riprenderà a circolare a pieno regime su tutte le linee

Da lunedì 23 gennaio il servizio urbano di Modena riprenderà a circolare a pieno regime su tutte le lineeDa lunedì 23 gennaio il servizio di trasporto pubblico urbano di Modena riprenderà a circolare a pieno regime su tutte le linee: grazie alle recenti assunzioni di autisti effettuate da SETA, infatti, è stato possibile compensare il picco di assenze registrate tra la fine di novembre 2022 e la prima metà di gennaio, che ha comportato la rimodulazione del servizio e la conseguente individuazione di alcune corse di alcune linee suscettibili di cancellazione per cause di forza maggiore. Il servizio extraurbano, invece, non ha subito alcuna rimodulazione ed è sempre stato garantito integralmente.

L’anomala ondata di assenze per malattia verificatasi nei mesi scorsi (con picchi giornalieri di oltre 60 autisti indisponibili su una pianta organica di circa 250, ovvero quasi il 25 per cento del totale), è stata contrastata dall’azienda attraverso più azioni sinergiche, i cui effetti si stanno dispiegando compiutamente e che hanno consentito il graduale rientro nella normalità.

Per incentivare l’ingresso di nuovi autisti, ad esempio, SETA garantisce ai nuovi assunti (la cui prima busta-paga è di oltre 1.300 euro) un contratto di lavoro a tempo indeterminato, un salario aziendale aggiuntivo (grazie all’accordo di secondo livello siglato nel 2022), un premio di produzione ed un’ampia dotazione di servizi di welfare che prevede, a breve, anche l’attivazione presso la sede di Modena di una palestra interna e di un ambulatorio medico riservati ai dipendenti. Inoltre, a chi proviene da fuori regione SETA garantisce il reperimento di un alloggio temporaneo.

Grazie a queste azioni, realizzate come detto in breve tempo, è stato possibile contenere numericamente ad alcune unità la riduzione netta di organico registrata negli ultimi mesi del 2022.

E’ stata poi avviata anche una ‘scuola di formazione’ per autisti, aperta a donne disoccupate e giovani under 30, ai quali SETA garantisce la copertura integrale dei costi (oltre 3.000 euro) connessi all’acquisizione della patente D e delle abilitazioni professionali necessarie. La prima classe di circa trenta aspiranti autisti SETA inizierà le lezioni a febbraio, l’entrata effettiva in servizio è prevista nel giro di circa sei mesi.