Home Modena Un punto d’accesso sociale per Villanova, Ganaceto e Lesignana

Un punto d’accesso sociale per Villanova, Ganaceto e Lesignana

Un punto d’accesso sociale per Villanova, Ganaceto e Lesignana
Copyright e autore immagine: Roberto Brancolini

Dal cuore della città fino alle periferie per non lasciare indietro nessuno. La sede del Polo sociale 1 si trova storicamente in piazzale Redecocca, nel centro storico cittadino, ma gli operatori si spostano nelle periferie per arrivare sino alle frazioni di Villanova, Lesignana e Ganaceto, che rientrano nello stesso ambito territoriale di competenza.

Nelle tre località ha preso infatti il via il Punto d’accesso sociale, uno Sportello che si sposta di frazione in frazione per offrire ai cittadini informazione, orientamento e consulenza. Lo sportello, secondo un calendario che verrà comunicato ai cittadini, ruota dunque tra tre sedi: a Villanova presso la Polisportiva di via Barbolini, a Ganaceto presso la casetta rossa sede degli Amici di Ganaceto e a Lesignana presso la canonica della Parrocchia.
Venerdì 21 ottobre alle 17.30 presso la Polisportiva 4 Ville, in via Barbolini 9, a Villanova di Modena, l’assessora alle Politiche sociali del Comune Roberta Pinelli, la coordinatrice Chiara Neviani e gli operatori del Polo sociale 1 presenteranno alla cittadinanza il “Progetto Periferie: un punto d’accesso sociale per le frazioni di Ganaceto, Lesignana e Villanova”.

“L’obiettivo del progetto – spiega l’assessora Pinelli – è appunto accorciare le distanze con gli utenti e facilitare il contatto precoce con situazioni di difficoltà, prima che diventino problematiche, in un’ottica di prevenzione e vicinanza. La definizione di tre Poli sociali vede infatti ora uniti nello stesso Polo 1 il Centro Storico, le zone della Madonnina e di San Faustino e, insieme a queste, anche le frazioni di Ganaceto, Lesignana e Villanova. In particolare, sulle frazioni si concentra il Progetto Periferie che risponde a un’esigenza di maggiore vicinanza espressa dagli stessi cittadini durante gli incontri fatti sul posto da operatori dei Servizi sociali e volontari del Servizio civile; un avvicinamento – continua l’assessora – tra servizi, utenti e cittadinanza in piena sintonia con l’approccio di comunità che il Settore sta privilegiando”.