Prosegue nella crescita, con un incremento del 9,1 % su base tendenziale annua, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) calcolato nel mese di settembre 2022 sul territorio comunale di Modena; l’indicatore aumenta, inoltre, anche su base mensile, con una lieve variazione del 0,3 %.
In particolare la crescita straordinaria dei prezzi dei beni energetici, che non accenna a subire reali rallentamenti, ha innescato una concatenazione di ripercussioni inflazionistiche con effetti a lungo termine su un numero crescente di comparti di consumo: oltre alle spese per le utenze, infatti, gli alimentari e i servizi ricettivi tengono l’indice in positivo, nonostante la spinta negativa dei trasporti, con flessioni su carburanti e trasporti passeggeri. È quanto emerge dal calcolo dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi rilevati sul territorio dal servizio Statistica comunale, secondo le disposizioni Istat.
In settembre, nel dettaglio, i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale in aumento (+ 0,8 %) sul totale dei beni; oscillazioni positive caratterizzano i beni alimentari (+ 1,5 %); i beni energetici (+ 1 %); i beni durevoli (+ 0,5 %) e gli altri beni (+ 0,3 %). Stabili i tabacchi. Il totale dei servizi è invece in flessione (- 0,4 %): nello specifico, segno meno per i servizi relativi ai trasporti (- 3,3 %); i servizi non regolamentati (- 0,5 %); servizi vari (- 0,3 %). Mentre salgono le spese relative ad i servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+ 0,6 %).
La divisione “Servizi ricettivi e ristorazione” (+ 1,7 %) è quella con l’aumento percentuale più rilevante e, in particolare, le oscillazioni positive interessano i servizi di alloggio e i ristoranti e bar.
Netto segno positivo (+ 1,5 %) anche per “Alimentari e bevande analcoliche”: con l’eccezione della frutta, in calo rispetto al mese precedente, tutte le classi di spesa della divisione risultano in oscillazione positiva. In particolar modo crescono i prezzi di vegetali; latte, formaggi e uova; pane e cereali; carni; dolciumi.
Quasi allo stesso livello (+ 1,4 %) “Abitazione, acqua, energetici”: continuano infatti a salire, seppure in misura decisamente minore rispetto ad agosto, le spese relative ad energia elettrica e gas di rete. Rialzi anche per gli affitti. Stabili invece le spese condominiali, la fornitura di acqua e la raccolta rifiuti.
Per “Comunicazioni” (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale) la variazione è del + 1,1 %, per via degli aumenti sui prezzi degli apparecchi telefonici. Stabili servizi telefonici e postali.
“Bevande alcoliche e tabacchi”, categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale, registra un aumento dello 0,8 %: persiste la stabilità dei tabacchi – classe di spesa più influente della categoria – ma risultano in ascesa gli alcolici, i vini e le birre.
La variazione di “Istruzione” (+ 0,5 %) è legata anche all’inizio dell’anno scolastico, periodo in cui vengono aggiornati al rialzo i prezzi della scuola per l’infanzia e delle scuole primarie. Stabili l’istruzione secondaria e universitaria e i corsi di formazione.
Un modesto incremento dello 0,3 % riguarda “Mobili, articoli e servizi casa” : i rincari moderati si concentrano sui beni non durevoli per la casa (come i detersivi) e i servizi per la pulizia e la manutenzione della casa; aumenti anche per i piccoli e grandi elettrodomestici. Stabili i mobili e arredi, mentre risultano in calo solamente gli articoli tessili per la casa. Identica oscillazione per “Altri beni e servizi”: a settembre risultano più care le assicurazioni sui mezzi di trasporto; parrucchieri ed estetisti; altri effetti personali ed i servizi bancari. Scendono, viceversa, i prezzi degli apparecchi elettrici e non per la cura della persona.
La divisione che, al contrario, nel mese di settembre 2022 registra il calo più significativo è, come per il mese scorso, “Trasporti” (- 1,9 %). Nello specifico, sono nuovamente in flessione i prezzi dei carburanti, affiancati da cali sul trasporto su rotaia e dai servizi relativi ai mezzi di trasporto privati. Cali importanti dovuti a fattori stagionali riguardano poi il trasporto aereo e marittimo (comunque decisamente più alti rispetto al 2021); salgono, invece, i prezzi di manutenzione mezzi di trasporto; automobili e biciclette.
Per “Ricreazione, spettacolo e cultura” la flessione è dell’1 %: dopo i rincari di agosto i pacchetti vacanza, come da previsioni, segnano netti cali e diminuiscono pure le spese anche per i servizi ricreativi e sportivi; computer e simili; servizi culturali. Rincari interessano giornali e periodici; libri; articoli di cartoleria.
“Servizi sanitari e spese per la salute” fa segnare un – 0,4 %: restano ferme rispetto al mese scorso diverse classi di spesa come i prodotti farmaceutici e i servizi medici, dentistici e paramedici. La flessione dei prezzi dei servizi ospedalieri determina però l’andamento negativo complessivo.
Infine, un lievissimo decremento (- 0,2 %) caratterizza “Abbigliamento e calzature”, con una leggera flessione per indumenti e calzature. Aumenti lievi riguardano invece i servizi di lavanderia e gli accessori per l’abbigliamento.
Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.