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Operazione della Polizia di Stato contro il narcotraffico ed il riciclaggio dei proventi del traffico

Operazione della Polizia di Stato contro il narcotraffico ed il riciclaggio dei proventi del trafficoLa Squadra Mobile di Reggio Emilia, supportata dalle Squadre Mobili di Bologna, Brescia, Ferrara, Modena e Parma, avvalendosi delle unità cinofile antidroga e antiesplosivo della Polizia di Stato, nella giornata di ieri (14.09.2022) ha dato esecuzione a sei misure cautelari carcerarie emesse dal GIP presso il Tribunale di Bologna su richiesta della Procura della Repubblica Distrettuale – Direzione Distrettuale Antimafia sulla base degli esiti delle indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica dott. Giuseppe Amato e dal Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Roberto Ceroni.

In particolare l’attività investigativa si è concentrata su due direzioni: da un lato il contrasto al narcotraffico, in senso stretto, e, dall’altro, il contrasto al riciclaggio degli ingenti profitti generati dal traffico di droga.

Con riferimento al primo filone, quattro destinatari di misura carceraria, con a carico precedenti specifici, sono gravemente indiziati di traffico di significativi quantitativi di sostanza stupefacente tipo cocaina, marijuana e hashish. Uno dei destinatari di provvedimento cautelare, in particolare, è gravemente indiziato di fare parte della associazione criminale, di matrice albanese, dedita al narcotraffico, anche internazionale di sostanza stupefacente tipo cocaina, la cui esistenza ed operatività, soprattutto tra le province di Reggio Emilia e Modena, era stata documentata nell’ambito di una pregressa attività di indagine svolta dalla Squadra Mobile reggiana e coordinata dalla DDA felsinea.

Nell’ambito di quella indagine, che a gennaio 2021 aveva portata all’emissione, da parte del GIP distrettuale, di 19 misure custodiali, era emersa, in particolare, un’associazione criminale fluida in grado di muovere, attraverso autovetture appositamente modificate ed attrezzate con vano segreto, ingenti quantitativi di stupefacente. L’esistenza dell’associazione criminale è stata riconosciuta, in primo grado, con sentenza di condanna emessa dal GUP presso il Tribunale di Bologna a carico di quattordici imputati che avevano scelto il rito abbreviato. Il soggetto imputato quale capo dell’associazione, in primo grado, aveva riportato una condanna ad anni 11, mesi 6 e giorni 20 di reclusione; tale soggetto, attualmente detenuto, in relazione ad altri episodi di importazione di cocaina, è stato nuovamente raggiunto dall’ordinanza custodiale eseguita nella giornata di ieri.

Nel corso dell’odierna attività investigativa, gli uomini della Polizia di Stato avevano già proceduto al sequestro di trentaquattro chilogrammi di marijuana, di tre chili di cocaina ed un’autovettura modificata con vano segreto per il trasporto dello stupefacente.

Con riguardo al secondo filone, il GIP distrettuale ha ravvisato la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico di 2 persone, incensurate, gravemente indiziate di concorso esterno in associazione finalizzata al traffico di droga e di vari episodi di riciclaggio, all’estero, del denaro provento dall’attività illecita.

Nel corso delle indagini, in particolare, erano già stati sequestrati 79.000 euro contanti appena prelevati dal presunto riciclatore per conto dell’associazione criminale.