Home Economia Carovita: consumatori in piazza con le pentole vuote per protesta

Carovita: consumatori in piazza con le pentole vuote per protesta

Carovita: consumatori in piazza con le pentole vuote per protestaC’erano anche rappresentanti dell’Adiconsum Emilia Centrale a “Pentole vuote”, la manifestazione indetta oggi a Bologna e altre città italiane da 15 associazioni dei consumatori per protestare contro caro prezzi, bollette alle stelle, ritorno dell’inflazione, speculazioni, aumento della povertà.

«La pentola vuota simboleggia le famiglie anche modenesi che non riescono più a mettere insieme il pranzo con la cena – spiega Adele Chiara Cangini, responsabile Adiconsum Emilia Centrale – La protesta vuole richiamare il Governo a fare di più contro gli aumenti ingiustificati e confrontarsi con i rappresentanti delle associazioni consumatori che gli hanno già inviato un documento con proposte concrete per superare le criticità».

Nel documento le associazioni dei consumatori chiedono di liberare il prezzo dell’energia (elettricità, gas e carburanti) dalle speculazioni e volatilità dei mercati, introducendo un criterio di calcolo dei prezzi coerente con i costi di produzione delle diverse fonti energetiche e con il costo medio di acquisizione delle forniture nazionali complessive e in grado di attivare una gestione dei picchi di mercato, e su tali basi rendere più competitivo il mercato tutelato per elettricità e gas, soprattutto con riguardo alle fasce deboli della popolazione, garantendo nel contempo la concorrenza e il contenimento delle ripercussioni su tutta la clientela.

Inoltre chiedono di non applicare l’Iva sulle accise sui carburanti e contingentarne il carico fiscale alla media europea e sterilizzare l’Iva sulla materia prima fino a un valore massimo uguale al carico delle accise.

I consumatori propongono di avviare una riforma complessiva degli oneri generali di sistema che gravano in bolletta e comprendono molte voci ormai obsolete o ingiustificate, esentando il loro ammontare dalla base imponibile Iva, che va comunque ridotta strutturalmente al 10% sulla totalità dei consumi di gas.

Ritengono che sia utile una sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas, ampliando e migliorando gli accordi per la rateizzazione lunga delle bollette, anche tramite la creazione di una specifica garanzia creditizia pubblica, e istituire una procedura speciale presso il Servizio conciliazione clienti energia di Arera.

Per le associazioni dei consumatori occorre definire la casistica di morosità incolpevole, allargandola alle difficoltà sopravvenute per i nuclei familiari anche ai fini dell’accesso al bonus sociale, stabilizzare l’innalzamento della soglia Isee a 12 mila euro e aumentare anche il valore del bonus.

Bisogna prevedere un fondo di sostegno per le fasce meno abbienti per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica degli immobili, anche ai fini dello sviluppo delle energie rinnovabili e del contenimento dei consumi energetici, e per istituire uno specifico intervento di contrasto della povertà energetica.

Chiedono di istituire l’albo dei venditori autorizzati a operare nel settore dell’energia, da accreditare in base a requisiti di solidità patrimoniale e garanzie finanziarie, esperienza e competenza industriale, correttezza commerciale, impegno per la sostenibilità.

I consumatori suggeriscono una politica degli acquisti di gas ed energia coordinata e gestita a livello europeo, per ottenere un approvvigionamento più vantaggioso ed equo per tutti gli Stati membri.

Occorre, poi, ampliare le misure di supporto e operare una semplificazione amministrativa per favorire la nascita e la gestione delle comunità energetiche rinnovabili, anche qualificandone alcuni modelli come enti del terzo settore.

In più serve rafforzare i compiti di sorveglianza e i poteri sanzionatori delle autorità indipendenti e di Mr. Prezzi, allargandone il campo d’intervento e le funzioni di coordinamento delle istituzioni centrali e periferiche dello Stato preposte al controllo, vigilanza e repressione di abusi e speculazioni, instaurando anche un rapporto diretto con le associazioni dei consumatori riconosciute.

Nel documento si propone anche di attivare presso le prefetture dei comitati territoriali di sorveglianza sui prezzi, coinvolgendo i Crcu, per monitorarne l’andamento e contrastare fenomeni speculativi in sinergia con Mr. Prezzi.

Infine si chiede la consultazione preventiva delle associazioni dei consumatori e utenti riconosciute per l’assunzione di provvedimenti in materia di prezzi e politica energetica.