“A dieci anni dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 sono 35 a Modena gli interventi realizzati di riparazione e rafforzamento sismico a edifici pubblici rimasti danneggiati dalle scosse. Si tratta in buona parte di edifici storici o di pregio, come chiese, teatri, biblioteche, musei e cimiteri, per un valore complessivo della ricostruzione in città pari a quasi 18 milioni 870 mila euro”.
È stato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, dopo l’introduzione del presidente del Consiglio Fabio Poggi, a fare il punto sugli interventi legati al sisma 2012 in Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 19 maggio, in occasione del momento di memoria e riflessione organizzato dall’Assemblea a 10 anni dal terremoto e alla vigilia della visita del presidente della Repubblica nel territorio provinciale.
Oltre all’intervento del sindaco Muzzarelli, anche con riferimento al ruolo di assessore regionale che si occupò proprio delle conseguenze del terremoto fino al 2014, durante la seduta sono intervenuti Davide Baruffi, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale dell’Emilia-Romagna, ed Enrico Cocchi, direttore dell’Agenzia regionale per la ricostruzione, e hanno portato il loro contributo due esperti, Gianluca Valensise dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ed Enrica Luppi, psicoterapeuta.
“Nella mia esperienza di amministratore pubblico – ha affermato Muzzarelli – il terremoto del 2012 è stato l’evento più sfidante con cui mi sia mai confrontato. E l’ho fatto come parte di una grande squadra, che ringrazio, composta da Governo, Regione, Protezione Civile (nazionale, regionale, locale), Forze dell’Ordine, corpi militari, Sanità e pubblica assistenza, Croce Blu, Croce Rossa, Anffas, Vigili del Fuoco, il volontariato organizzato e i singoli cittadini che si sono messi a disposizione per gli altri. Una squadra che ha saputo ‘tenere botta’ anche di fronte a un’altra grande emergenza: la rottura dell’argine del fiume Secchia nel 2014. L’impegno che oggi, in occasione di questo decennale, tutti insieme confermiamo di fronte ai modenesi – ha evidenziato – è di portare a termine la ricostruzione, senza lasciare indietro nulla. I due anni di pandemia hanno inevitabilmente rallentato lo ‘sprint finale’ verso la conclusione degli interventi ed è necessario fare i conti con la situazione congiunturale in cui si trova l’Italia e l’Europa: il caro energia e la crisi di approvvigionamento di materie prime stanno impattando negativamente su tutti i cantieri, pubblici e privati. Ma il traguardo non è lontano e ci sono le condizioni per compiere in tempi ragionevoli l’ultimo e decisivo passo in avanti. Volontà politica, risorse economiche e impianto normativo devono essere concordi verso questa traiettoria: noi, come Amministrazione comunale, faremo fino in fondo la nostra parte”.
Tra i 35 interventi di ricostruzione realizzati nel territorio comunale, anche il consolidamento al Tempio monumentale ai Caduti, all’ex chiesa di San Paolo e Sala delle Monache, alle chiese di San Barnaba, Sant’Agostino e del Voto, al teatro comunale Pavarotti-Freni, a Palazzo dei Musei, al cimitero Albareto Vecchio e alla casa protetta Vignolese. In particolare, sono state investite risorse pari a circa 7 milioni per il recupero di edifici comunali (cultura, scuola, sport e altro), oltre 5 milioni 600 mila euro per i cimiteri, 3 milioni 400 mila per i luoghi di culto, 2 milioni 400 mila per palazzi pubblici, 400 mila euro per monumenti e 35 mila euro per strutture legate al sociale e alla sanità.
Il sindaco ha quindi ricordato gli interventi ancora da realizzare o concludere: il cimitero di San Cataldo, su cui l’Amministrazione ha ottenuto nei giorni scorsi l’ok definitivo al progetto esecutivo per la riparazione e il rafforzamento locale delle strutture interne e perimetrali (3 milioni 600 mila euro); il liceo Sigonio, il cui cantiere è nuovamente sospeso a causa delle problematiche accorse alle prime due ditte aggiudicatarie e su cui si attendono le decisioni del Tribunale; la chiesa di San Biagio, dove dopo difficoltà legate al reperimento di ponteggi e materiali, i lavori entreranno nel vivo in giugno con la chiusura delle scuole (825 mila euro); il Palazzo comunale, dove continuano i rilievi tecnici e le integrazioni richieste dalla Soprintendenza per l’intervento che, dopo l’estate, seguirà il cantiere di efficientamento energetico in partenza a inizio giugno; la Ghirlandina, su cui proseguono i monitoraggi della Torre propedeutici ai lavori (1 milione 441 mila euro); la chiesa di San Lazzaro, il cui progetto esecutivo è stato inviato in Regione per l’analisi della Commissione tecnica congiunta al fine di ottenere l’ok (600 mila euro); la chiesetta Ricci, dove sono iniziati i lavori (primo stralcio da 90 mila euro); la palazzina ex Csi ed ex Medicina dello Sport, in viale Monte Kosica, e la palestra ex uffici Pentathlon, nel comparto del nuovo Sigonio in centro, sui quali gli uffici tecnici stanno sviluppando i progetti.
“Dobbiamo essere orgogliosi della nostra comunità – ha continuato Muzzarelli – che ha saputo ripartire rimboccandosi le maniche e mettendo il lavoro al primo posto. Dobbiamo proseguire a rispondere ‘teniamo botta’ e, nonostante tutto quello che accade, continuare a guardare con fiducia al futuro”.