Primo open day per il nuovo Gattile intercomunale che aprirà al pubblico sabato 30 aprile, dalle 11 alle 17, per offrire a tutte le persone interessate l’occasione di visitare la struttura di strada Pomposiana 292/A e conoscere da vicino i gatti in cerca di una casa.
Nel corso della giornata, promossa dal Comune di Modena, i gestori della cooperativa sociale Caleidos e i volontari di Aipo condurranno i visitatori a conoscere la nuova struttura e proporranno ai bambini laboratori e giochi per conoscere gli animali. Saranno a disposizione, inoltre, per fornire tutte le informazioni necessarie a chi fosse interessato a un’adozione. Per motivi organizzativi non sono ammessi altri animali all’interno della struttura.
Il Gattile intercomunale, progettato per creare il più basso impatto ambientale possibile, attraverso l’utilizzo di materiali eco-compatibili e di energie rinnovabili, è costituito da un corpo principale (la casetta coi servizi), da tre oasi feline, una per i cuccioli, una per i gatti adulti con abitudini domestiche e in buona salute, e una per gli animali con problemi di salute, e da un’area verde esterna. La struttura ospita gatti con evidenti abitudini domestiche, rinunciati o recuperati in stato di pericolo o di malessere e, in ogni caso, che non possono tornare in libertà per ragioni sanitarie.
“NELLA NUOVA STRUTTURA TUTTI I GATTI DEL VECCHIO GATTILE”
I 47 ospiti presenti nella struttura dismessa sono stati trasferiti nel nuovo Gattile. L’assessora Filippi ha risposto all’interrogazione di Piergiulio Giacobazzi (FI)
Tutti i 47 ospiti presenti nel vecchio gattile sono stati trasferiti nella nuova struttura di via Pomposiana 292/A il 17 gennaio scorso, nel momento in cui è diventata operativa. Lo ha precisato l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi che, nella seduta consiliare “question time” di lunedì 4 aprile ha risposto all’interrogazione presentata da Piergiulio Giacobazzi in merito al trasloco del gattile e alla situazione della vecchia e della nuova struttura.
Rispondendo a una domanda sul numero di animali presenti nel vecchio Gattile, circa duecento secondo il consigliere che ha chiesto come mai ne fossero stati trasferiti solo una cinquantina e dove fossero gli altri, l’assessora Filippi ha chiarito che “nel Gattile di Modena non sono mai stati presenti contemporaneamente duecento gatti. La media di presenze mensili nel 2021, tra entrate, uscite e decessi, si attesta intorno ai 70 ospiti presenti contemporaneamente, mentre i gatti presenti al 31 dicembre 2021 erano 59”. Prima del trasferimento dalla vecchia alla nuova struttura diversi animali sono stati adottati, da qui, i 47 presenti al momento del trasloco. Al momento, ha detto ancora l’assessora, la vecchia struttura non è utilizzata, anche se è presente una colonia felina, composta da alcuni animali accuditi da una volontaria dell’associazione Protezione del gatto, al pari delle altre colonie presenti sul territorio comunale, “ma il progetto è di valorizzarla, in modo coerente con il contesto in cui è collocata”.
In risposta alla domanda sull’utilizzo dei fondi stanziati per il nuovo Gattile, Filippi ha spiegato che la cooperativa Caleidos, che lo gestisce, è aggiudicataria di un contratto di appalto a corpo che prevede quali servizi debbano essere svolti (accudimento e alimentazione degli animali, pulizia della struttura, assistenza veterinaria comprensiva dell’acquisto dei farmaci, accoglienza del pubblico, recupero dei gatti incidentati nei Comuni convenzionati, promozione delle adozioni), con fatturazione bimensile. I costi più significativi previsti, riportati nel progetto, ammontano a circa 30 mila euro all’anno per l’alimentazione, circa 43 mila euro per spese veterinarie, e circa 70 mila euro all’anno per il personale. “La previsione di somme, non vincolate alle specifiche dei diversi servizi – ha sottolineato l’assessora – consente di garantire un’adeguata flessibilità nell’utilizzo delle risorse in base alle necessità. Il Comune si fa carico sorvegliare la buona esecuzione dei servizi e di valutare le spese sostenute sulla base della rendicontazione fornita a fine anno”.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha rilevato che nel nuovo Gattile c’è poca ombra.
In replica, il consigliere Giacobazzi si è riservato di verificare i numeri delle presenze nel vecchio gattile, “che mi risulta fossero superiori”, osservando che “merita una riflessione pensare che metà dell’importo annuale del bando sia destinato a un dipendente e non alla cura dei gatti”.
Chiudendo il dibattito, l’assessora Filippi ha precisato che i dipendenti del nuovo Gattile sono due: il gestore e un operatore che si occupa del recupero degli animali nel territorio di Modena e degli altri Comuni serviti dalla struttura (Bastiglia, Castelfranco, Castelnuovo e Nonantola).