Orizzonte Avis. Guarda al futuro la 61° assemblea provinciale Avis che ha riunito sabato 9 aprile alla Polisportiva Modena Est i delegati delle 48 Avis comunali del nostro territorio, chiamati ad approvare i bilanci consuntivo 2021, il preventivo 2022 e i rendiconti delle attività dell’associazione. Una ripartenza con basi forti, come risulta dai dati degli ultimi due anni che parlano di una generosità oltre la pandemia da parte dei donatori. Con un totale di 58.546 donazioni il 2021 ha stabilito un nuovo record nella raccolta del sangue nella nostra provincia, superiore del 4,3% a quello del 2020 che già era stato il più alto nell’intera storia dell’Avis Provinciale.
All’assemblea annuale dell’ associazione provinciale del dono del sangue tanti gli ospiti, in rappresentanza delle istituzioni, della sanità, del mondo economico e del volontariato, che hanno voluto portare il loro saluto al popolo avisino: tra questi il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il prefetto Alessandra Camporota, il vice questore Sabato Riccio, il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, i consiglieri regionali Palma Costi, Francesca Maletti e Luca Sabattini, il segretario PD Modena Roberto Solomita, Paolo Cavicchioli presidente della Fondazione di Modena, Cinzia Gentile direttrice della gestione operativa dell’ AOU di Modena, il presidente dell’ ordine provinciale dei medici Carlo Curatola, Alberto Caldana per il Centro Servizi Volontariato e Marco Costantini presidente AIDO. A chiudere l’incontro l’intervento del presidente di Avis regionale Emilia Romagna Maurizio Pirazzoli.
L’andamento della raccolta in provincia nel 2021 per le diverse tipologie ha registrato in particolare 34.345 donazioni di sangue intero, con un aumento del 6% rispetto al 2020, e 24.203 donazioni di plasma e piastrine, anch’esse in crescita del 2,1%. Si conferma l’impulso verso questo tipo di donazione che nel biennio della pandemia 2020/2021 ha superato del 26% i numeri pre covid del 2019. Oggi nella nostra regione quasi un terzo delle unità di plasma arriva dalla provincia di Modena.
La raccolta di sangue nel 2021 ha consentito di rispondere pienamente alle necessità delle nostre strutture sanitarie: le unità utilizzate per trasfusioni nel corso dell’anno sono state 33.009, in aumento rispetto all’anno precedente dopo la riapertura delle sale operatorie per la ripresa degli interventi chirurgici. Anche nel 2021 l’Avis di Modena è riuscita ad inviare al Centro Regionale Sangue oltre 5.000 unità di sangue da destinare alle zone carenti d’Italia.
Una risposta ancora straordinaria in un anno ancora difficile da parte dei 30.274 soci Avis che rappresentano il 6,78% della popolazione modenese nella fascia 18/65 anni. I risultati del 2021 mantengono la provincia di Modena ancora prima in Emilia Romagna per numero di donatori e donazioni, per percentuale di donazioni sulla popolazione e per indice di donazione, il rapporto cioè tra numero di donatori effettivi e numero donazioni effettuate ( 2,37).
Nella sua relazione a nome del nuovo Consiglio Direttivo in carica da un anno, il presidente provinciale Cristiano Terenziani ha ribadito come questi risultati siano il frutto della grande generosità dei donatori modenesi unita all’impegno straordinario di dirigenti, personale e volontari che hanno continuato a garantire l’attività di raccolta in tutte le sedi in un periodo ancora difficoltoso, che ha visto fra l’altro assottigliarsi le fila dei medici e dei sanitari chiamati ad operare nei centri vaccinali. Fondamentale è stata, soprattutto in questi due anni di emergenza, la connessione continua con il Servizio Trasfusionale del Policlinico diretto dal dott. Giovanni Ceccherelli, che si occupa di tutte le fasi di programmazione, controllo, utilizzo del sangue raccolto dall’Avis, in un modello di collaborazione che rappresenta un tesoro per l’intera collettività.
“Nel 2021 nonostante il perdurare delle restrizioni – dichiara infine Terenziani – abbiamo tenuto vivi i rapporti con la nostra comunità, con le istituzioni, le scuole, le forze dell’ordine, il mondo dello sport. Ora possiamo di nuovo scendere, pacificamente, in piazza per incontrare i cittadini con tante iniziative che abbiamo in programma. Vogliamo continuare a trasmettere attraverso l’entusiasmo dei nostri volontari l’invito alla solidarietà, che in questo particolare momento è più che mai emblema di vita e pace”.