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Donazioni dell’Associazione Modena Aiutiamoci all’Oncoematologia Pediatrica e alla Pediatria del Policlinico

Donazioni dell’Associazione Modena Aiutiamoci all’Oncoematologia Pediatrica e alla Pediatria del PoliclinicoPiovono doni per i bambini ricoverati in Pediatria e in Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Modena, grazie alla generosità dell’Associazione Modena Aiutiamoci. Stamattina, Sheila Chiusolo e Federica Rossi, anime e promotrici dell’iniziativa hanno guidato una delegazione dell’Associazione che ha consegnato una Cyclette per l’Oncoematologia Pediatrica, forni a microonde e bilance per la Pediatria. Ad accoglierli, il Direttore Generale Claudio Vagnini, il Direttore del Dipartimento Materno – Infantile, Lorenzo Iughetti, la Referente dell’Oncoematologia Pediatrica, Monica Cellini.

“Dall’esperienza del nostro gruppo Facebook “Modena Commerciale” – hanno ricordato Sheila Chiusolo e Federica Rossi – ha preso vita il Progetto “Aiutiamoci”, con l’obiettivo di realizzare attività di beneficenza legate alla sfera sanitaria; attraverso la realizzazione di eventi raccolta-fondi, aste, lotterie (sottoscrizioni libere) e cene di beneficenza. Nella prima di queste esperienze abbiamo raccolto circa 10.000€ in poco più di un mese; il denaro è stato utilizzato per acquistare attrezzatura e strumentazione sanitarie a favore dei reparti di Oncoematologia pediatrica e Pediatria del Policlinico di Modena. L’iniziativa intrapresa ha avuto un successo tale di partecipazione, da convincerci a proseguire con altri progetti volti al miglioramento della condizione di coloro che attraversano momenti di malattia nel corso della loro vita”.

“Desidero ringraziare Sheila Chiusolo e Modena Aiutiamoci per la sensibilità. Una struttura come la nostra trae grande beneficio dalla fruttuosa collaborazione con associazioni del territorio e istituzioni private. La loro generosità ci aiuta ad arrivare là dove non potremmo con le nostre risorse. Modena ha una sanità forte per la grande professionalità del nostro personale e per la vicinanza di tutta la cittadinanza”. Queste le parole del Direttore Generale Claudio Vagnini che si è voluto complimentare con i donatori.

“In questo periodo di pandemia – ha aggiunto Lorenzo Iughetti, Direttore del Dipartimento Materno Infantile –  la situazione di forzato isolamento dei bambini ricoverati nel reparto di pediatria per Covid ha messo in evidenza la necessità che ogni stanza fosse dotata di presidi utili come forno a microonde per scaldare cibi o biberon e bilance per pesare il bambino che precedentemente erano in condivisione. Ringraziamo quindi questa importante donazione che ci permette di migliorare lo standard igienico e assistenziale del nostro reparto”.

“Negli ultimi anni – ha aggiunto la dottoressa Monica Cellini, Referente dell’Oncoematologia Pediatrica – sono sempre più evidenti in letteratura e nella pratica clinica i benefici dell’attività motoria in bambini ed adolescenti in trattamento chemioterapico per patologie oncologiche. I periodi di immobilità legati ad ospedalizzazioni prolungate comportano deficit muscolari importanti ed anche un peggioramento della cenestesi generale tale da rendere gli effetti collaterali della chemioterapia più pesanti per il paziente. Inoltre notiamo, soprattutto negli adolescenti giustamente arrabbiati con il mondo intero perché costretti a passare il loro tempo chiusi in ospedale, una scarsa motivazione a svolgere attività fisica anche minimale.   Per questo motivo abbiamo pensato che, pur nella difficoltà di trovare spazi adeguati all’interno del reparto, un progetto volto ad invogliare i nostri pazienti all’attività motoria fosse un’opportunità per migliorare le loro condizioni generali e rendere il periodo di ricovero più accettabile”.

“La cyclette che ci è stata donata – ha concluso il prof. Iughetti – appartiene all’ultima generazione dei prodotti di questo tipo ed ha tante funzioni che sapranno attrarre anche i più recalcitranti. Il visore oculus, già utilizzato all’interno del Policlinico per la riabilitazione nel reparto di chirurgia della mano, utilizza immagini di giochi o filmati noti (es Harry Potter) permettendo ai pazienti di fare attività opportunamente studiate per loro in una situazione divertente”.