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Imprese femminili in calo a Modena e provincia. E
cco i dati di Impresa Donna Confesercenti Modena

Imprese femminili in calo a Modena e provincia. E
cco i dati di Impresa Donna Confesercenti Modena
Copyright e Autore immagine: Roberto Brancolini

Secondo un’indagine di Impresa Donna Confesercenti Modena, le imprese femminili sul totale delle imprese associate, dal 2019 (anno pre-pandemia) al 2021 sono calate dell’ 0,8%; mentre risultano sostanzialmente stabili tra il 2020 e il 2021. E’ quello che emerge dall’indagine di Confesercenti che ha delineato così le percentuali di imprese femminili associate: 28,1% nel 2019, 27,3% nel 2020 e 27,2% nel 2021 (trend sostanzialmente in linea con i dati della Camera di Commercio).

Si registra invece un miglioramento per quanto riguarda la chiusura delle imprese (sempre guidate da donne): si passa dal 5,3% al 4,2%, ma nel 2021 (rispetto al 2020) la % è tornata ad aumentare, passando dal 4,2% del 2020 al 4.8%, con un incremento di cessazioni del 0,6% rispetto all’anno precedente.

“Sono dati che denotano come ancora sia difficile per le donne affermarsi nel mondo del lavoro – commenta Barbara Ferrari, Presidente di Impresa Donna Confesercenti Modena -. Purtroppo la pandemia ha influito negativamente sul lavoro, disincentivando la nascita di nuove attività o la gestione di quelle già avviate. Inoltre, come associazione di categoria, crediamo che siano necessari interventi che vadano nella direzione di incentivare il più possibile la crescita lavorativa delle donne. Nella maggior parte dei casi le donne sono anche mamme e hanno altre “situazioni” da gestire al di fuori del contesto lavorativo e proprio per questo si devono agevolare le politiche che vadano incontro alle varie esigenze.”

Impresa Donna ricorda anche l’’istituzione di un Fondo Impresa Femminile – istituito con la Legge di Bilancio di previsione 2021 del 30 dicembre 2020, n. 178  – che incentiva la nascita di nuove imprese e sostiene lo sviluppo e il consolidamento di quelle esistenti. Il Fondo prevede lo stanziamento di 160 milioni delle risorse del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) al fine di incentivare lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili e di incentivarne la nascita di nuove. Di questi, 38,8 milioni saranno destinati agli incentivi per la nascita delle imprese femminili e 121,2 per incentivare lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili. L’apertura dei termini, le modalità per la presentazione delle domande saranno definite da un provvedimento del Mise che dovrebbe uscire a breve. Il bando sarà gestito da Invitalia e Confesercenti Modena sarà in grado di dare assistenza e consulenza alle imprese per partecipare al bando.

Inoltre, per incentivare le donne ad avvicinarsi al mondo del lavoro, in occasione dell’otto marzo, Impresa Donna Confesercenti Modena, in collaborazione con Cescot Modena, Digital Innovation Hub e con il patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Modena, propone due eventi gratuiti sul tema “donne e lavoro”.

Queste iniziative si svolgeranno online il 15 e il 25 marzo, dalle ore 14:30 alle ore 16:30, sulla piattaforma Go to Meeting (maggiori informazioni su www.confesercentimodena.it). Il tema delle due giornate è dunque il connubio donna-lavoro: questo, infatti, diventa “di successo” nel momento in cui si implementano pratiche del self-empowerment, si affermano la parità di genere e l’inclusione sociale, si utilizzano gli strumenti del welfare ed, infine, si esercitano al meglio le competenze “trasversali e digitali”.

“Questi appuntamenti, aperti a tutti e gratuiti, saranno un momento formativo importante  – continua Ferrari – per approfondire la tematica del lavoro. Il 15 marzo ci sarà un focus group di donne imprenditrici, dipendenti e in cerca di occupazione, e ci si confronterà sui temi quali la conciliazione dei tempi, l’inclusione sociale, la parità di genere, il self-empowerment. Il 25 marzo invece si potrà partecipare ad un webinar dedicato alle opportunità ed azioni di welfare a sostegno delle donne lavoratrici. L’obiettivo è quello inoltre di fornire strumenti utili per la donna lavoratrice, attraverso l’acquisizione competenze digitali (social media, internet, smart working) e trasversali (flessibilità, gestione del tempo, problem solving)” conclude Ferrari.