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Modena, bilancio comunale: le Associazioni incontrano sindaco e vicesindaco

Modena, bilancio comunale: le Associazioni incontrano sindaco e vicesindacoSi avvicina il tempo della discussione del bilancio comunale per il 2022, particolarmente importante alla luce delle conseguenze economiche della pandemia e dei rincari dell’energia. Per presentare le proprie osservazioni e proposte Lapam Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti hanno incontrato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il vicesindaco Gianpietro Cavazza.

Un incontro – come ha spiegato Emanuela Bertini, presidente comunale di CNA – finalizzato anche a sottolineare il ruolo propositivo svolto dalle Associazioni di categoria. “Negli ultimi anni – spiega Bertini – tanti amministratori hanno preferito la disintermediazione, improntando la discussione su questioni più di forma che di sostanza. Il risultato di questi atteggiamenti è sotto gli occhi di tutti: un corpo sociale sempre più sfilacciato. Ci attendiamo che la situazione attuale porti ad una riflessione della politica e ad una ripresa di un dialogo vero, concreto e costruttivo con le parti sociali”.

Tra le prime richieste portate all’attenzione del primo cittadino, quella di dare concretezza alla delibera comunale che prevede l’applicazione del nuovo Codice degli appalti “Occorre – chi parla è sempre Bertini – garantire gli aspetti della “filiera corta”, riconoscendo il ruolo fondamentale delle micro e piccole imprese del territorio come attori centrali per lo sviluppo economico e volano della coesione sociale e del benessere complessivo della comunità. Fondamentale è l’applicazione di quanto previsto oggi e fino a tutto il 2023: per lavori fino a € 150.000 è ammesso l’affidamento diretto senza l’obbligo di richiesta di ulteriori preventivi. È quindi possibile attribuire subito i lavori ad imprese locali affidabili. Troppo spesso, invece, vediamo grandi cantieri affidati ad imprese lontane dal territorio”.

Cinzia Ligabue, presidente di Licom Lapam, ha messo in evidenza le problematiche che pandemia e bollette stanno creando a esercizi pubblici, ristoranti e commercio. “Una situazione – ha detto Ligabue – aggravata del clima di insicurezza e degrado generato dagli ultimi episodi riportati dalle cronache e dai cambiamenti di mercato che spingono i consumi verso il commercio online. Il risultato del combinato disposto di questi fattori sta portando alla chiusura di tante attività, non solo nel centro storico, ma anche tra gli esercizi del vicinato. Per questo riteniamo indispensabile che il bilancio vada nella direzione di prevedere una nuova visione e idea di città/comune, che parta dalla politica e che oltre ai cittadini coinvolga commercianti, pubblici esercizi, artigiani, liberi professionisti, piccole industrie e servizi e che li ponga in sinergia.

Raffaele Vosino, vicepresidente cittadino di Confcommercio, si è soffermato sulla tassazione locale e burocrazia. “La pressione fiscale locale incide mediamente sulla tassazione totale delle imprese per quasi il 22%. Consapevoli dell’impossibilità di arrivare ad una detassazione generalizzata, chiediamo di valutare interventi mirati a tutela delle imprese più in difficoltà, il cui stato di crisi possa essere certificato dai dati già in possesso dell’anagrafe tributaria. Inoltre, considerate le difficoltà economiche attuali, riteniamo opportuno che l’adeguamento ai nuovi scaglioni Irpef venga adottato senza prevedere aggravi impositivi”. Una richiesta particolare si incentra sulla Tosap: “La legge di bilancio ne prevede l’esclusione sino a marzo. Chiediamo al comune di portare questo termine a fine anno, per consentire alle attività di compensare le difficoltà affrontate in questi mesi e di fornire servizi che consentano di favorire le regole di distanziamento”.

Infine, Daniele Cavazza (Confesercenti), ha ribadito le potenzialità del marketing territoriale come strumento per favorire lo sviluppo del turismo. “Riteniamo che l’amministrazione possa contribuire alla creazione delle condizioni perché le opportunità costituite dall’ingresso di Modena a pieno titolo nella destinazione turistica Bologna-Modena possano essere pienamente sfruttate.  Abbiamo chiesto al Sindaco, che lo ricordiamo riveste anche il ruolo di Delegato al Turismo per la Provincia di Modena, di sostenere un ulteriore processo di armonizzazione delle politiche che i vari enti mettono in campo. Ci riferiamo in particolare al potenziamento operativo ed economico-finanziario di Modenatur, la nostra DMO, che risponda ad un’unica regia, un unico punto di riferimento di livello provinciale.

L’auspicio – ha concluso Cavazza – è che nel 2022, grazie alla collaborazione tra comuni, provincia. Cciaa e Fondazione CRMO possa costituirsi un fondo economico idoneo al sostegno al “Progetto Turismo di Modena”, che contempli anche uno sforzo collettivo per accrescere la vocazione della cultura dell’accoglienza del territorio”.