Home Economia Un bollino nero sul vino? La Regione dice “No”

Un bollino nero sul vino? La Regione dice “No”

Un bollino nero sul vino? La Regione dice “No”“L’idea di un bollino nero per il vino è un attacco senza fondamento scientifico a uno dei nostri prodotti più rappresentativi: il vino in Italia e in Emilia-Romagna è un patrimonio economico e sociale. Ma non solo, rappresenta una varietà figlia del nostro ecosistema, anche dal punto di vista della sicurezza idrogeologica con la tutela delle colline, della nostra biodiversità, di consuetudini e tradizioni che, attraverso una bottiglia, raccontano l’identità e il lavoro quotidiano delle comunità”.

Non usa mezzi termini l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, nel bocciare l’etichetta a semaforo o NutriScore e la recente proposta di uno dei suoi ideatori di inserire anche il vino nella lista nera degli “alimenti pericolosi”.

Mammi ha rivolto un appello anche ai colleghi delle Regioni, al Governo e agli europarlamentari italiani per costruire un fronte comune nazionale a difesa degli alimenti Dop e Igp, perché l’etichettatura semaforica penalizza ingiustamente il cibo Made in Italy e alcuni prodotti di bandiera italiani ed emiliano-romagnoli tra cui il Parmigiano reggiano, il prosciutto e i salumi che secondo il NutriScore sarebbero da semaforo rosso, ovvero non salutari perché contengono sale, zuccheri e grassi in percentuale superiore a quella stabilita dalle tabelle di riferimento.

“Si tratta- continua Mammi – di un approccio semplicistico e inadeguato per stabilire il valore nutrizionale di alimenti e bevande, certamente non utilizzabile come sistema generale per informare i consumatori ed etichettare gli alimenti”.

“Serve piuttosto un impegno continuo sull’educazione alimentare delle famiglie e delle giovani generazioni- incalza l’assessore- sul consumo consapevole e moderato degli alcolici, la provenienza d’origine dei prodotti e l’attenzione alla varietà degli alimenti che si portano in tavola. Come Regione Emilia-Romagna- chiude- stiamo lavorando da tempo su questi temi, sul valore del cibo e sulla promozione dei 44 prodotti Dop e Igp, che rappresentano una parte importante del valore complessivo del nostro export, per oltre 7 miliardi di euro, di prodotti agroalimentari Made in Emilia-Romagna”.