Più di 1 milione e 300mila dosi effettuate in 361 giorni di attività, una media di quasi 4mila vaccinazioni al giorno, con picchi di oltre 9mila; il 91,5% della popolazione sopra i 60 anni è nel circuito vaccinale; 8 Punti unici vaccinali attivi, oltre alle innumerevoli iniziative itineranti organizzate negli ultimi 12 mesi per portare il vaccino ancora più vicino alle persone.
Sono solo alcuni dei numeri della campagna vaccinale anti-Covid che oggi, lunedì 27 dicembre, “compie” un anno. Era infatti il 27 dicembre 2020 quando, durante il Vaccine Day in concomitanza con tutta Europa, anche a Modena veniva somministrata la prima dose di vaccino a un’operatrice sanitaria, l’infermiera Alda Reggiani.
Da allora ha preso il via la campagna vaccinale più imponente della storia recente, con uno sforzo organizzativo straordinario e senza precedenti: progressivamente, seguendo il timing indicato dalla struttura commissariale e dalla Regione Emilia-Romagna, la vaccinazione anti-Covid è stata offerta agli operatori della sanità e agli ospiti delle Case Residenza Anziani (CRA), alle persone fragili assistite a domicilio ed estremamente vulnerabili, ovvero con patologie e fattori di rischio correlati al Covid, passando poi alle diverse categorie professionali e in base alle fasce d’età.
Otto i Punti vaccinali allestiti in provincia (San Felice sul Panaro, Mirandola, Carpi, Modena, Castelfranco Emilia, Sassuolo, Vignola e Pavullo), a cui si è affiancata l’attività vaccinale effettuata in giornate dedicate in numerose Case della Salute e ambulatori, e nelle tante iniziative itineranti, organizzate davanti alle scuole, in occasione di sagre, feste e mercati cittadini.
La risposta dei modenesi è stata ottima, con un’adesione elevata e soddisfacente in tutte le fasce d’età: come detto, sono oltre 1 milione e 300mila le dosi somministrate finora, di cui 570mila prime dosi, 530mila seconde dosi e 190mila terze dosi, a cui bisogna aggiungere le oltre 4mila vaccinazioni effettuate ai bambini tra i 5 e gli 11 anni. Il picco è stato raggiunto il 15 luglio, quando sono state somministrate 9.390 dosi. Numeri che hanno consentito di raggiungere ottime percentuali di copertura: il 91,5% della popolazione sopra i 60 anni è nel circuito vaccinale, con un picco del 94,6% nella fascia tra gli 80 e gli 84 anni. Se si considera la popolazione dai 12 anni in su, la percentuale si assesta all’87,2%.
In merito alla tipologia di vaccini utilizzati, il Comirnaty di Pfizer BionTech rappresenta la fetta più grande (64%), seguono il vaccino sviluppato da Moderna (24%), il Vaxzevria di AstraZeneca (10,6%) e Janssen di Johnson&Johnson (1,4%).
Oggi la campagna prosegue con la somministrazione delle dosi booster, a cui ha aderito il 90% dei cittadini che hanno ricevuto l’SMS con l’appuntamento, e con la campagna vaccinale dedicata ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, avviata lo scorso 16 dicembre e che dopo 5 giorni faceva registrare un’adesione del 52,6%.
Per quanto riguarda il personale, lo sforzo sostenuto dall’Azienda è stato e continua ad essere imponente: nel complesso, nella campagna vaccinale sono impiegati circa 120 infermieri, 50 medici vaccinatori, 110 amministrativi e 3.000 volontari. Nell’arco del 2021 l’investimento in personale è stato cospicuo, a fronte della difficoltà (di livello nazionale) di reperimento di diverse figure professionali in ambito sanitario.
“Sono proprio loro, gli operatori sanitari e i volontari, il motore di questa campagna vaccinale – afferma Silvana Borsari, Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Modena e Responsabile provinciale della campagna vaccinale anti-Covid –, che si alimenta grazie all’impegno e alla dedizione di medici, infermieri, OSS, amministrativi e volontari. Li vorrei ringraziare ancora una volta uno per uno, senza retorica ma con grande stima. In questi 12 mesi il vaccino ci ha consentito di salvare vite e risparmiare il ricovero a tante persone, ora è necessario proseguire per assicurare a tutti la dose booster e per vaccinare i bambini tra i 5 e gli 11 anni. L’organizzazione e la gestione della campagna vaccinale non è facile, ma ci ha aiutato molto la collaborazione con istituzioni, enti locali e associazioni di volontariato, con un legame rinsaldato grazie al lavoro di Direttori di Distretto e responsabili dei Punti vaccinali. Per il prossimo anno auspico un patto di fiducia ancora più solido tra cittadini e sanitari per continuare a mettere in sicurezza la nostra comunità”.