Home Modena Sanità, Lasagni (pensionati Cisl): “stop alle liste d’attesa, sono a danno dei...

Sanità, Lasagni (pensionati Cisl): “stop alle liste d’attesa, sono a danno dei più fragili”

Sanità, Lasagni (pensionati Cisl): “stop alle liste d’attesa, sono a danno dei più fragili”
Segreteria Fnp Cisl Emilia Centrale: Domenico Pacchioni, Adelmo Lasagni, Rossana Boni

“E’ ora di dire basta alle interminabili liste di attesa per prestazioni diagnostiche nella sanità, perché queste sono a discapito di chi non può permettersi visite o accertamenti a pagamento. Questo accade soprattutto tra fasce della popolazione più anziana”. A parlare è Adelmo Lasagni, confermato segretario generale dei pensionati della Cisl, la Fnp, che si è così espresso sul tema, al termine del terzo congresso della categoria che riunisce 44mila iscritti.

A Reggio Emilia sono stati eletti, anche, i 60 componenti del consiglio generale alla presenza di Roberto Pezzani, segretario generale Fnp Emilia Romagna. Per il prossimo mandato Lasagni sarà affiancano da Rossanna Boni, segretaria generale aggiunta e Domenico Pacchioni, segretario.

Nella mozione finale, l’assemblea congressuale ha acceso i fari su macrotemi: ripresa dopo la crisi, vaccinazioni come “strumento per uscire dall’emergenza”, ruolo delle donne, innovazione, vicinanza alle persone, centralità dell’azione sindacale sul territorio per una più equa distribuzione delle risorse “in un tempo in cui l’epidemia ha messo in luce la debolezza e la arretratezza dei servizi per le persone anziane, come nelle Cra, dove sono morte migliaia di persone, e nell’assistenza domiciliare, già cronicamente carente”.
Riguardo al tema della sanità Lasagni ha proseguito: “auspichiamo davvero un sistema sanitario gratuito come ricordato da Papa Francesco e non solo per chi può permettersi di pagare. Migliaia di persone a Reggio Emilia e Modena, ma così anche nel resto d’Italia, non posso attendere mesi di attesa per accertamenti o diagnosi, perché questo va a discapito della loro stessa salute”.

Infine: “a distanza di un anno dall’emergenza pandemica dobbiamo tornare a chiedere a gran voce la tutela del sistema sanitario anche con l’impiego di risorse, via via sottratte negli anni, affinché possa davvero un sistema universale”.