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Contro la violenza sulle donne a Modena un mese di iniziative

Contro la violenza sulle donne a Modena un mese di iniziative
da sx: Valeria Perdonò, Rosanna Bartolini, Grazia Baracchi, Sergio Lo Gatto

Incontri per approfondire e provare a scardinare i pregiudizi e gli stereotipi che sono terreno fertile per la violenza di genere, e altri per raccontare i traguardi culturali e professionali raggiunti dalle donne, insieme a seminari per conoscere gli strumenti legali che combattono le nuove forme di violenza maschile come il “revenge porn”. Sono alcuni degli appuntamenti del programma “Modena contro la violenza sulle donne”, promosso dal Comune di Modena e dal Tavolo comunale delle associazioni per le pari opportunità e la non discriminazione, in collaborazione con Ert Fondazione, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne che cade il 25 novembre.

Il programma, che propone anche spettacoli dal vivo e on line, tra i quali “Amorosi assassini… facciamo finta di niente, dai!” al Teatro Storchi (il 22 novembre), l’illuminazione delle fontane di piazza Roma e del Diurno e l’inaugurazione di nuove panchine rosse contro la violenza (in collaborazione con Conad Nord Ovest) è stato presentato questa mattina, mercoledì 10 novembre, in Municipio, con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Modena Grazia Baracchi; Rosanna Bartolini, in rappresentanza delle associazioni della Casa delle donne di Modena; Sergio Lo Gatto, responsabile delle attività culturali di Ert; Valeria Perdonò, autrice e interprete dello spettacolo “Amorosi assassini”. Il programma completo degli eventi, che si svolgono in presenza nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid, si può trovare sulla pagina dedicata del sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it/argomenti/pari-opportunita).

“Quello della violenza sulle donne – ha detto l’assessora Baracchi – è, purtroppo, ancora una drammatica quotidianità che la pandemia ha contribuito ad aggravare: il calendario di eventi che proponiamo per tutto il mese di novembre serve per alzare il livello di attenzione soprattutto sulle azioni positive, e cioè su tutte le azioni che noi come amministrazione, per quanto ci compete, le associazioni e le realtà educative portano avanti con costanza e determinazione ogni giorno per arrivare al cambiamento culturale necessario per fermare la violenza. Soprattutto è fondamentale continuare a investire nell’educazione dei ragazzi e delle ragazze e mettere molta attenzione nelle parole, come facciamo con il primo incontro in programma, perché troppo spesso si parla molto delle vittime, rischiando di colpevolizzarle, e molto poco di chi la violenza l’agisce”.

Il programma si apre venerdì 12 novembre, alle 18, alla Casa delle donne di Villa Ombrosa con un incontro (a cura di Udi) dedicato a “Parole e pregiudizi. Il linguaggio dei giornali italiani nei casi di femminicidio”, il libro scritto da Maria Dell’Anno. Alla Casa delle donne si terranno anche, mercoledì 17 novembre, la conferenza “La minigonna”, tenuta da Luisa Stagi nell’ambito del ciclo “Oggetti rivoluzionari. Per una storia del Novecento”, e le presentazioni, venerdì 19 novembre, dell’albo illustrato “Ci sono mamme”, di Donatella Romanelli e Viola Gesmundo, alla presenza delle autrici, e mercoledì 24 novembre del volume “X” di Valentina Mira, con l’autrice e Vittorina Maestroni del Centro documentazione donna.

Molte le iniziative che si concentrano nella giornata del 25 novembre: dalle 10, l’incontro on line “Insieme contro la violenza di genere” curato dal dipartimento Chirurgico, Medico e Odontoiatrico di UniMoRe, con Ausl e Ufficio scolastico di Modena; alla Casa delle donne, alle 11, si presentano le attività delle associazioni che ne fanno parte; dalle 17.30, sono online sulla pagina Facebook di ConfApi Emilia le videotestimonianze curate dal Gruppo donne imprenditrici. Sempre nel pomeriggio, anche il Consiglio comunale dedicherà una parte della seduta a una riflessione sulla ricorrenza.

In calendario anche, martedì 23 novembre il convegno dedicato a “I traguardi delle donne tra riconoscimenti e sfide”, promosso dalle organizzazioni sindacali; mercoledì 24 novembre il seminario del dipartimento di Giurisprudenza di UniMoRe dedicato ai profili sostanziali e alle ricadute processuali del revenge porn. Ancora a UniMoRe, dipartimento di Studi linguistici e culturali, si svolge il seminario “Cristianesimo e violenza contro le donne”, mentre sulla piattaforma Gestiolex, il 6 dicembre, si tiene il convegno dedicato alle novità sugli aspetti giuridici, psicologici e sociali della violenza e della discriminazione (a cura della Cpo del Cup).

Il programma si completa con la lettura-spettacolo “La sposa bambina”, domenica 28 novembre a cura di Drama Teatro; la proiezione alla Sala Truffaut, il 29 novembre, del documentario “1991-2021: 30 anni di lotta contro la violenza” di Valentina Arena. Mercoledì 24 e giovedì 25 al San Paolo gli incontri su autodifesa e benessere psicofisico contro la violenza. Dal 25 novembre, infine, sul sito di Peso specifico teatro, è disponibile il podcast “La chiave dell’ascensore” di Agota Kristoff.

“AMOROSI ASSASSINI”

Come può succedere che la violenza sulle donne sia così spesso giustificata con il troppo amore di un uomo verso una donna? Parte da questa domanda “Amorosi assassini, facciamo finta di niente, dai…” lo spettacolo di e con Valeria Perdonò, con Carlo Amleto al pianoforte, che andrà in scena lunedì 22 novembre, alle 21 al Teatro Storchi (a ingresso gratuito su prenotazione e con Green Pass) nell’ambito del programma per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, promosso dal Comune di Modena.

“Amorosi assassini” è prodotto da Ars Creazione e Spettacolo in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione. Le prenotazioni si effettuano alla biglietteria del Teatro Storchi, il martedì venerdì e sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19; il mercoledì e giovedì dalle 10 alle 14; per telefono (059 213 6021) o per mail (biglietteria@emiliaromagnateatro.com).

Lo spettacolo racconta la storia vera di Francesca Baleani, la donna maceratese che nel 2006 fu gettata in un cassonetto dei rifiuti dopo essere stata bastonata, strangolata e riposta, ancora viva, in un portabiti dall’ex marito, all’epoca direttore di un teatro importante. A differenza di moltissime altre donne, Francesca si è salvata per miracolo ed è riuscita a incominciare una nuova vita, ed è per questo che ciò che le è accaduto è diventato il filo conduttore di un monologo che invita a riflettere su cosa sia la violenza contro le donne oggi, anche in assenza di una violenza fisica, e sulle sue cause, mettendo l’accento sul sessismo costante nel linguaggio e in molti comportamenti, sugli stereotipi che spesso non vengono riconosciuti, sulle responsabilità che ciascuno si deve assumere per provare a cambiare le cose.

Con l’aiuto della musica, “Amorosi assassini” affronta il tema della violenza chiamando a raccolta anche le riflessioni, le poesie, le canzoni e le voci di Esiodo, Aristotele, Alda Merini, Fabrizio De Andrè, Giorgio Gaber, Daniele Silvestri e del Trio Lescano.