Home Economia Flash mob delle imprese del settore matrimoni ed eventi privati, oggi davanti...

Flash mob delle imprese del settore matrimoni ed eventi privati, oggi davanti alla Regione

Flash mob delle imprese del settore matrimoni ed eventi privati, oggi davanti alla RegioneOggi dalle ore 12, davanti alla sede della Giunta regionale, i professionisti del settore Matrimoni ed eventi privati terranno una manifestazione di protesta contro la mancata di indicazione di una data per la ripartenza per le attività del comparto.

Ad organizzarla, in contemporanea con altri 11 capoluoghi di Regione, UNANIME – la confederazione delle associazioni di categoria del settore Matrimoni ed Eventi –, in collaborazione con Filiera Eventi Unita, CNA Emilia‐Romagna e, per la piazza di Roma, con Insieme per il Wedding.

“Il governo – spiega Marilena Zambelli, capodelegazione di Federmep Emilia‐Romagna – ha indicato date per ogni tipo di attività, ma non per i matrimoni e gli eventi privati. Una decisione incomprensibile che rischia di bruciare anche la stagione estiva, dopo 14 mesi di inattività. Tanto più incomprensibile perché non è stato preso in considerazione il protocollo per la ripartenza che abbiamo consegnato alla Conferenza delle Regioni. Per questa ragione saremo davanti alla Giunta regionale per sollecitare il presidente Bonaccini a raccogliere il nostro appello e a far sentire la voce di un comparto che merita rispetto”.

Tre le richieste sul tavolo: oltre a una ripartenza immediata dei matrimoni e degli eventi, l’ampliamento del fondo a sostegno delle imprese del settore istituito dal decreto Sostegni e una accelerazione nella liquidazione dei ristori. Sullo sfondo una class action per il risarcimento dei danni subiti.

“Nella nostra regione sono almeno 5000 le imprese gli operatori coinvolti in questo settore, per un totale di circa 45.000 persone coinvolte. Siamo professionisti responsabili, attenti ad ogni dettaglio. Compresa la sicurezza per i nostri clienti. Dopo oltre un anno di inattività chiediamo una cosa straordinaria: ricominciare a lavorare”, conclude Marilena Zambelli.