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Torna a Spilamberto l’artista modenese Luca Zanni, in arte Zamoc

Torna a Spilamberto l’artista modenese Luca Zanni, in arte ZamocIl Magalasso è tornato a farsi vedere: si aggira nei pressi del giardino della Scuola Primaria “Marconi”, lo potete avvistare passeggiando su Via Quartieri.

Si tratta di un progetto ad opera dell’artista modenese Luca Zanni, in arte Zamoc, che torna a sprigionare la sua creatività a Spilamberto, dove era stato ospite anni fa in una edizione di Friction Festival. Per questo progetto Zamoc ha scelto come soggetto lo spilambertese per antonomasia, il nostro Magalasso, creatura leggendaria che si aggira tra i territori di Modena e Bologna, su cui tanti hanno scritto e narrato, e ha condotto un lavoro di collaborazione a distanza con i bambini delle nostre scuole primarie Marconi di Spilamberto e Trenti di San Vito: tutti i bambini sono stati coinvolti, con il supporto degli insegnanti e della referente di arte e immagine Valeria Torino, a disegnare il Magalasso, seguendo la propria immaginazione, guidati solo da racconti e leggende, le “fole”, della nostra tradizione. Tantissimi sono quindi i disegni realizzati e arrivati all’artista Zamoc, che si è ispirato proprio a questi per realizzare il murales che si affaccia sul giardino della scuola Marconi: l’obiettivo del lavoro è stato infatti coinvolgere i bambini sin dall’inizio, e tradurre nel murales l’immagine del Magalasso vista con i loro occhi.

Il progetto è il primo tassello di una progettualità sull’arte contemporanea che incontra e abbraccia la storia e le tradizioni del nostro paese: l’Amministrazione vede nell’arte pubblica uno strumento di comunicazione d’impatto, che possa coinvolgere e arrivare a tutti i cittadini, e su queste basi ha scelto di consegnare a giovani artisti della scena contemporanea il compito di interpretare e valorizzare la storia e i valori identitari di Spilamberto; a partire dallo spettacolo teatrale con il quale Spilamberto ha ospitato per la prima volta il festival VIE organizzato da Emilia-Romagna Teatro, dove allievi drammaturghi della scuola Iolanda Gazzerro di Modena si sono ispirati alla storia di Spilamberto per scrivere “LA VITA INTERESSANTE DI QUALCUNO” andata in scena a febbraio 2020 presso il Faro, passando per il progetto artistico Prospettive della scorsa estate, per cui due artisti hanno raccontato Spilamberto attraverso le storie, le leggende, il paesaggio e le voci dei suoi abitanti, trasformandoli in opere diventate poster diffusi per il paese, così ora il compito di raccontare la nostra storia passa alla street art, con il Murales che ritrarrà il Magalasso.

“L’arte pubblica – dichiara l’Assessore alla Cultura Carlotta Acerbi –  entra nel tessuto sociale, nella struttura urbana di una città, ed è quello che vogliamo fare a Spilamberto: abbiamo avviato diverse operazioni di trasmissione di valori attraverso l’arte urbana: dai poster di Prospettive, quelli del Progetto Sasso, quelli della campagna FREEPATRICKZAKI cui abbiamo aderito, e ora attraverso un murales, perchè vogliamo che la storia e la contemporaneità convivano e sappiano parlare a tutti, grandi e piccoli. Questo murales rappresenta il primo passo di un progetto a lungo termine di far arrivare l’arte nella città, nei quartieri, per rendere la nostra Spilamberto ancora più bella e valorizzata”.