Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, hanno firmato oggi un’intesa per la realizzazione di una campagna di comunicazione denominata “Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna” diretta al comparto automotive e ai settori collegati in 26 Paesi prioritari, che si svolgerà in occasione del Gran Premio Formula 1 di Imola (Bo) del 18 aprile prossimo.
Partner dell’iniziativa saranno, oltre al ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale e la Regione Emilia-Romagna, anche l’Ice-Agenzia e l’Agenzia di promozione regionale (Apt Servizi Emilia-Romagna). Dopo il lancio al GP F1 di aprile, l’iniziativa sarà ripetuta in occasione degli altri appuntamenti della stagione motoristica della regione Emilia- Romagna: Moto GP, Mondiale Superbike di Misano Adriatico e “Motor Valley Fest”.
Nel commentare l’intesa, il ministro Di Maio ha sottolineato che “l’accordo inaugura un’inedita sinergia tra istituzioni, a livello nazionale e regionale, per il rilancio dell’export. Il nostro obiettivo è quello di potenziare, nell’ambito di un evento di altissimo richiamo internazionale, l’immagine e la competitività dei prodotti e delle tecnologie italiane, attraverso il connubio tra sport e turismo, tra passione per i motori, creatività, bellezza e territorio”.
A sua volta, il presidente Bonaccini ha commentato, a margine della firma: “Lo sport può diventare protagonista di ripresa e rinascita del territorio. L’Emilia-Romagna crede in questa opportunità, che diventa volano anche per l’economia”.
Il settore dell’automotive, trainante per il comparto della tecnologia, dell’innovazione e della manifattura italiana, ha registrato nel 2019 un fatturato di quasi 50 miliardi di euro e un export di oltre 21 miliardi. Solo in Emilia-Romagna, con la Motor Valley e i suoi marchi iconici (Ferrari, Ducati e Maserati) conta oltre 16mila imprese con più di 66mila addetti.
L’iniziativa si collega idealmente al prossimo lancio della campagna straordinaria di comunicazione promossa dalla Farnesina fra le misure del “Patto per l’Export”, un programma dedicato al sostegno all’internazionalizzazione dei settori economici particolarmente colpiti dall’emergenza sanitaria globale.